Classis Misenensis

Successivamente “Classis Praetoria Misenensis Pia Vindex”, la Classis Misenensis era la flotta dell’Impero romano, di stanza sulle coste campane e  voluta dal primo Imperatore di Roma, Ottaviano Augusto. Il suo compito era quello di sorvegliare la parte occidentale del Mar Mediterraneo.

Classis Misenensis
Classis Misenensis

 

Classis Misenensis, la storia:

La Classis Misenensis  fu attiva dal 27 a.C., fino a tutto il 330 d.C., e fu istituita da Ottaviano Augusto per sorvegliare e difendere il Mediterraneo occidentale. Essendo la più numerosa e la più importante delle flotte imperiali, fu in numerose occasioni a supporto delle manovre militari di molti imperatori, a testimonianza di ciò vi sono le numerose iscrizioni rinvenute nei diversi porti di mare dell’antichità.

Il porto dove la flotta del Miseno risiedeva, era per conformazione naturale molto simile a quello di Ravenna, luogo dove era stanziata l’altra flotta imperiale, ed esattamente come il porto adriatico  poteva contenere  fino a 250 imbarcazioni. In età augustea, in seguito all’impraticabilità del precedente porto militare di Portus Iulius nella baia di Puteoli , la vicina Miseno divenne la più importante base militare della flotta  romana a guardia del bacino del Mediterraneo occidentale. Questo porto aveva il vantaggio di sfruttare un doppio bacino naturale, quello più interno di circa 3 km di circonferenza, in epoca antica dedicato ai cantieri e alla manutenzione delle navi, e quello più esterno, che era il porto vero e proprio. Tra i due bacini gli studiosi hanno immaginato vi fossero i vari impianti navali e gli alloggiamenti del personale che componeva la classis Misenensis. Il periodo  della navigazione iniziava il 5 marzo in concomitanza con la festa detta “Isidis Navigium” in onore della dea egizia Iside, patrona del mare, dei marinai e delle attività marinare.

Di questa grande flotta, grazie ad alcune epigrafi, ci sono pervenuti persino i nomi di molte imbarcazioni: conosciamo infatti la quinquereme Victoria, le quadrireme Fides, Ceres, Oceanus, e le Liburne Iustitia, Minerva e Aquila, solo per citarne alcune.

La Classis Misenensis poteva contare sui 10.000 uomini tra ausiliari e legionari combattenti. Essi erano acquartierati nella cittadella di Miseno, nei pressi della quale aveva sede la Schola Militum dove i legionari si esercitavano tanto nelle tattiche della guerra navale quanto in quelle tradizionali della guerra campale.  In più occasioni troviamo un distaccamento di suoi uomini, trasferiti a Roma per montare il sistema di teloni retrattili che coprivano il Colosseo, detto Velarium. Nella capitale venivano alloggiati nei castra misenatium, accampamenti situati nei pressi del grande anfiteatro Flavio.

 

Classis Misenensis
Classis Misenensis

Il comandante della flotta era il Praefectus Classis Misenensis ovvero il comandante dell’intero bacino del Mar Tirreno. Appartenente all’ordine equestre aveva alle dipendenze un suo subordinato detto  sub praefectus, a sua volta affiancato da una serie di preposti posti a capo di ogni pattuglia per singola località.

La residenza del prefetto della flotta del Miseno sorgeva su quello che oggi è l’isolotto di Punta Pennata.

Altri ufficiali erano poi il Navarchus princeps, che corrisponderebbe oggi al grado di contrammiraglio. Nel III sec. d.C. fu poi creato il Tribunus classis con le funzioni del Navarchus princeps, più tardi chiamato tribunus liburnarum. La singola imbarcazione era poi comandata da un ufficiale trierarchus , dai rematori e da una centuria di marinai legionari. Il personale della flotta era quindi diviso in due gruppi di uomini,  uno che si occupava della navigazione e uno che si occupava dei combattimenti, per entrambi il servizio durava ben 26 anni, fino al III secolo quando fu portato addirittura a 28. Al momento del congedo  ai marinai era data una sorta di pensione consistente in  terreni e di solito anche la cittadinanza essendo gli stessi nella condizione di peregrini al momento dell’arruolamento. Il matrimonio era invece permesso loro, solo al termine del servizio attivo permanente.

Tra i prefetti della Classis Misenensis ricordiamo Lucilio Basso durante la guerra civile degli anni 68 e 69, Cornelio Fusco e nel 79 d.C., Gaio Plinio Secondo, meglio conosciuto come Plinio il vecchio, morto durante l’eruzione del Vesuvio quando a capo della flotta tentò di soccorrere quante più persone possibile.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.