Gli obelischi di Roma

Sono davvero numerosi gli obelischi che si stagliano dal suolo della Capitale, essi variano per dimensione e importanza. L’Egitto è la terra dalla quale per la maggior parte dei casi essi provenivano. Giungevano a Roma smontati in grandi blocchi su navi da trasporto, e una volta entrate nel porto di Ostia, questi venivano attentamente catalogati e poi trasportati in città per arricchire i vari circhi e arene dell’Urbe.

Con il declino dell’Impero, gli obelischi di Roma caddero in rovina, di alcuni se ne persero definitivamente le tracce. Ci volle l’avvento dei Papi, in particolare Sisto V, per rinverdirne i fasti, mano a mano che questi venivano riscoperti e ricomposti. Essi non avevano solo uno scopo ornamentale, ma fungevano da centro geometrico per piazze e slarghi, oppure erano veri e propri punti di riferimento per viandanti e pellegrini che giungevano da fuori città. Andiamo ora a dare uno sguardo agli obelischi che oggi troviamo a Roma, e proviamo per quanto possibile a ricostruirne la loro storia:

Obelisco Agonalis
Obelisco Agonalis

1- Obelisco Agonalis:
Si trova oggi a Piazza Navona, per volere di Papa Innocenzo X, l’opera fu completata da Gianlorenzo Bernini, l’obelisco si chiama Agonalis perchè è posto di fronte alla chiesa di S.Agnese in Agone (da Agon, combattimento), in quanto affacciata su quello che un tempo era il circo di Domiziano.
Il monolite è alto poco più di 16 metri e la sua base è connessa con la famosissima fontana dei quattro fiumi, un tempo questo obelisco decorava la spina centrale del Circo di Massenzio, situato lungo la Via Appia.

Obelisco di Aureliano
Obelisco di Aureliano

2-Obelisco Aureliano:
L’obelisco Aureliano alto poco più di 9 metri fu ritrovato fuori Porta Maggiore, inglobata nelle mura Aureliane (da cui il nome) è detto anche di Antinoo, l’Imperatore Adriano, infatti, dopo averlo posto accanto al suo monumento funebre lo dedicò al suo giovane amante morto prematuramente, venne poi in seguito eretto a decoro della spina centrale dell’Anfiteatro Castrense e da qui poi trasportato sul Pincio dall’architetto Giuseppe Marini nel 1822.

Obelisco di Axum
Obelisco di Axum

3- Obelisco di Axum:
L’obelisco di Axum in pietra basaltica nera si stagliava in piazza Porta Capena, la sua costruzione avvenne tra il I e il IV secolo d.C. da manodopera egizia.
Il monolite fu ritrovato dai soldati italiani che nel 1935 occuparono la città etiope di Axum, sezionato in più parti e faticosamente trasportato, venne poi imbarcato alla volta dell’Italia, dove arrivò al porto di Napoli, trasportato poi a Roma, venne eretto nel 1937. Durante la seconda guerra mondiale, colpi di armi automatiche lo danneggiarono seriamente. Nel 2004 l’obelisco ha compiuto il viaggio inverso, smontato in più parti, è stato riportato nella propria terra d’origine, senza aver per altro risolto molte controversie.

Obelisco di Dogali
Obelisco di Dogali

4-Obelisco di Dogali:
L’obelisco di Dogali deve il suo nome alla città etiope dove, nel 1885, si consumò il tragico episodio di guerra che vide cadere oltre 500 soldati italiani. il monumento eretto a Eliopoli da Ramsete II andò ad ornare il tempio di Iside a Roma, una volta che l’impero ebbe inglobato l’Egitto, dissotterrato nel 1883 fu sistemato di fronte alla stazione Termini nel 1885 dall’architetto Francesco Azzurri, nel 1925 l’obelisco è stato spostato in un giardino nei pressi delle terme di Diocleziano.

Obelisco dell'Esquilino
Obelisco dell’Esquilino

5-Obelisco dell’Esquilino:
Dell’obelisco dell’Esquilino poco si sa, probabilmente insieme a quello del Quirinale, proveniva dall’Egitto e fu trovato in pezzi nei pressi del Mausoleo di Augusto, fu Papa Sisto V nel 1587 a farlo collocare sul retro della Basilica di Santa Maria Maggiore.

Obelisco Flaminio
Obelisco Flaminio

6.-Obelisco Flaminio:
Alto ben 24 metri, l’obelisco Flaminio, situato in Piazza del Popolo è il secondo più antico di Roma, esso prende il nome dalla via Flaminia, che parte dal piazzale adiacente. Il monumento proviene da Eliopoli e nei suoi geroglifici leggiamo il nome del faraone Ramsete II e di suo figlio Mineptah, fu il primo obelisco trasportato a Roma come elemento ornamentale per il Circo Massimo attorno al 10 d.C.. L’obelisco col declino dell’Impero cadde in rovina , e scavando tra i resti del Circo Massimo fu riscoperto nel sedicesimo secolo, sempre per opera di Papa Sisto V, che lo collocò nell’attuale posizione.

Obelisco Lateranense
Obelisco Lateranense

7-Obelisco Lateranense:
L’Obelisco di San Giovanni in Laterano è il più alto di Roma con i suoi 32 metri, scolpito in granito rosso ha un peso di circa 230 tonnellate! In origine sorgeva davanti al Tempio di Amon a Tebe in Egitto, dove lo fece realizzare il faraone Tutmosi III nel XV secolo a.C., fu Constante II, figlio di Costantino il grande a volerlo come decorazione del Circo Massimo nel 357 d.C.. Dalle rovine del circo Massimo Sisto V lo farà disseppellire più di dodici secoli dopo per restaurarlo e collocarlo davanti al vecchio ingresso della basilica di San Giovanni in Laterano in sostituzione della statua equestre di Marco Aurelio, anticamente creduta di Costantino, trasferita poi in piazza del Campidoglio.

Obelisco Macuteo
Obelisco Macuteo

8-Obelisco Macuteo:
Questo obelisco è tra i più piccoli e prende il nome di Macuteo dalla piazza di San Macuteo in cui si trovava fin dai tempi di Papa Paolo V. Fu Clemente XI a farlo porre sulla fontana che adorna piazza della Rotonda; proprio di fronte al Pantheon.

Obelisco Marconi
Obelisco Marconi

9-Obelisco Marconi:
Dedicato ad uno dei più grandi inventori italiani, l’obelisco Marconi fu costruito durante i lavori che portarono ad ospitare nella capitale i giochi olimpici del 1960. L’opera di Arturo Dazzi è alta 45 metri e nei suoi pannelli in marmo bianco sono visibili le imprese di Guglielmo Marconi e alcune scene allegoriche.

Obelisco Matteiano
Obelisco Matteiano

10-Obelisco Matteiano:
Situato nei giardini di Villa Celimontana (già Villa Mattei, da cui l’obelisco prende il nome), sul Celio, non è certamente tra quelli più importanti, sul suo fusto si riconosce il nome di Ramsete II, questo monolite deve la sua notorietà ad un tragico avvenimento occorso durante lo spostamento dello stesso, dove un lavorante perse gli avambracci a causa del cedimento delle funi che lo sorreggevano.

Obelisco Minerveo
Obelisco Minerveo

11-Obelisco Minerveo:
Nel 1665, nel giardino di proprietà del convento domenicano annesso alla chiesa fu rinvenuto un piccolo obelisco lungo circa 5 metri e mezzo, con iscrizioni in geroglifico sui quattro lati. Si tratta del gemello di quello Macuteo, che con esso a Roma adornava il Tempio di Iside e Seraipide.

Obelisco Mussolini
Obelisco Mussolini

12-Obelisco Mussolini:
Nel 1932 questo obelisco di 17 metri di altezza fu costruito a completamento del Foro Italico, che all’epoca venne chiamato Foro Mussolini in onore del Duce, le costruzioni del complesso ispirate alla Roma imperiale, hanno uno stile squadrato ed essenziale tipico di quei tempi.

Obelisco Quirinale
Obelisco Quirinale

13-Obelisco Quirinale:
Chiamato anche obelisco di Monte Cavallo, è situato dove nella Roma di età règia sorgeva il tempio dedicato al Dio Quirino, con i suoi 14 metri di altezza venne trasportato sul Quirinale nel 1786 per volere di Papa Pio VI, originariamente si trovava presso il Mausoleo di Augusto, dove faceva coppia con quello collocato oggi sull’Esquilino.

Obelisco Sallustiano
Obelisco Sallustiano

14-Obelisco Sallustiano:
Questo obelisco deve il suo nome al fatto che in età imperiale ornava il circo che si trovava agli Horti Sallustiani. Circo detto anche Apollinare poichè dedicato ai giochi in onore del Dio Apollo. Ora si trova proprio davanti alla chiesa di Trinità dei Monti. Di granito rosso, misura 13,91 metri.

Obelisco Solare
Obelisco Solare

15-Obelisco Solare:
Un altro obelisco egizio è quello di piazza di Montecitorio, davanti al palazzo del Parlamento. Proviene da Eliopoli, e risale al tardo VI secolo a.C.; fra i suoi geroglifici è menzionato il faraone Psammetico II.
L’imperatore Augusto lo fece collocare nel Campo Marzio, un’area destinata agli esercizi ginnici e agli sport, corrispondente all’area compresa tra il Pantheon, il Campidoglio e il Tevere; qui l’obelisco faceva parte di un’enorme meridiana.
L’obelisco venne innalzato nuovamente nel suo attuale sito non prima del 1792 da Pio VI. In quella occasione gli venne aggiunto alla sommità un globo bronzeo forato nel centro: così, grazie al raggio di luce che passando per il foro raggiungeva le varie tacche sul pavimento della piazza, avrebbe nuovamente agito da meridiana.
L’obelisco misura 21.79 metri.

Obelisco Vaticano
Obelisco Vaticano

16-Obelisco Vaticano:
Trasportato a Roma per merito dell’Imperatore Caligola nel 37 d.C. venne utilizzato come ornamento per quella struttura che qualche anno dopo, divenne il Circo di Nerone. Poichè la Basilica di San Pietro venne costruita nei pressi dei resti di questo circo, l’obelisco rimase in piedi vicino alla chiesa per secoli, e durante il Medioevo si sparse la credenza che all’interno della sfera in bronzo posta sulla sua estremità ci fossero le ceneri di Giulio Cesare, questa sfera fu fatta rimuovere da Papa Sisto V nei lavori che portarono il monumento al centro della piazza dove si trova ancora oggi.

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