I Littori

« A me non dispiace la teoria di quelli che sostengono che l’uso dei littori sia stato importato dalla vicina Etruria, tanto questa tipologia di subalterni, quanto il loro stesso numero. Essi credono che ciò fosse così per gli Etruschi poiché, una volta eletto il re dall’insieme dei dodici popoli, ciascuno di essi forniva un littore. »
Così ci riferisce lo storico Tito Livio a proposito dei littori, istituiti fin dai tempi di Romolo. Essi camminavano innanzi al Re, proteggendolo con dei bastoni, inoltre erano in possesso di legacci di cuoio alla cintura che usavano nel caso il Re ordinasse di catturare qualcuno.

Littore Romano
Littore Romano


I Littori facevano parte di una particolare classe di servitori civili, che dall’età più antica a quella imperiale, avevano il compito di proteggere i magistrati dotati di “imperium”. L’origine dei littori risale all’Età regia e veniva forse dagli etruschi come abbiamo visto dall’inciso di Tito Livio all’inizio di questo articolo.
Inizialmente scelti dalla plebe, i Littori erano principalmente dei liberti, cittadini romani, esentati dal servizio sotto le armi, ma dovevano essere comunque ben preparati fisicamente. Ricevevano una paga che si aggirava, almeno in età imperiale, sui 600 sesterzi ed erano organizzati in corporazioni.
E’ possibile che il magistrato si scegliesse personalmente i propri littori, anche se alcune teorie parlano di estrazione a sorte. Associati ai Comizi curiati, in origine erano probabilmente scelti uno per curia, dato che all’inizio erano in numero di 30 (come le curie): 24 per i due consoli e sei per il pretore.

Quali erano le funzioni dei Littori? Principalmente quella di difendere le alte cariche dello Stato, che inoltre delegavano a loro le esecuzioni materiali delle condanne a morte, poi si facevano carico di trasportare i fasci, composti da 30 verghe e una scure, quest’ultima era inserita solo al di fuori del confine sacro della città perchè al suo interno nessuno poteva condannare a morte un cittadino romano, perché questi avrebbe potuto appellarsi al popolo.
Le verghe invece potevano essere usate per percuotere i cittadini. Questo era l’unico modo in cui la schiena di un romano poteva essere violata, dato che era considerata sacra e non era ammessa la fustigazione. I Littori precedevano il magistrato in qualunque luogo andasse, dalle terme, alle abitazioni private o nei templi. Essi erano disposti dinnanzi all’autorità in modo ordinato, primo fra di loro il cosiddetto “primus lictor” che riceveva direttamente gli ordini dal magistrato. Nel caso il loro protetto passasse in mezzo ad una folla, i Littori scansavano le persone permettendone il passaggio senza rischi, inoltre si mantenevano accanto al magistrato anche quando questi arringava la folla. Avevano anche doveri giuridici e penali: se il loro magistrato lo avesse ordinato, avrebbero potuto arrestare e punire i cittadini romani. A volte, in occasione di funerali o riunioni politiche, i littori potevano essere assegnati a privati cittadini come segno di rispetto da parte della città. Vediamo ora quanti ne erano assegnati.

Imperatore: in origine 12 littori, dopo Domiziano 24
Dittatore: 24 littori fuori del Pomerium (il confine sacro di Roma) e 12 dentro. Questa norma non fu più rispettata a partire dalla dittatura di Silla
Console: 12 littori
Proconsole: 11 littori
Magister equitum: 6 littori
Pretore: 6 littori, 2 dentro il Pomerium
Propretore: 5 littori
Edile curule: 2 littori
Questore: 1 littore.

Littori con fasci
Littori con fasci

Uno speciale tipo di littore era il littore curiato, che non portava i fasces e aveva compiti religiosi. Erano circa 30 ed erano al comando del Pontefice Massimo con il compito di scortare gli animali agli altari in occasione dei sacrifici. Anche le Vergini Vestali e i flamines erano scortati e protetti da un littore curiale. E due littori curiati scortavano anche le donne della famiglia imperiale. Avevano anche il compito di convocare i Comitia Curiata e di mantenere l’ordine durante le loro procedure di votazione.

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