Il Campidoglio

Il Campidoglio, detto anche Monte Capitolino è uno dei sette colli sui quali vennero fondati i primi insediamenti che in seguito dettero vita alla città di Roma.  Secondo le tradizioni antiche il primo centro abitato sul Campidoglio venne fondato dal Dio Saturno, per accogliere i Greci guidati da Ercole. Più verosimilmente, come provano alcune ceramiche scoperte nei dintorni dell’area di S.Omobono, il Campidoglio venne abitato fin dall’età del bronzo. Uno degli eventi più famosi legati al colle del Campidoglio è senza dubbio l’assedio posto alla rocca romana dai Sabini a seguito del celeberrimo “ratto” messo in opera per mano di Romolo, primo Re di Roma.

 

Il Campidoglio
Il Campidoglio

Il Campidoglio, età repubblicana:

Da sempre protagonista delle vicende di Roma, il Campidoglio deve il suo nome a seguito del ritrovamento della testa di un guerriero, in occasione degli scavi per la costruzione del tempio di Giove Capitolino. Fu proprio durante questi lavori che fu ritrovato un teschio umano attribuito all’epoca ad Aulo Vipsania uno dei comites dell’eroe Mastarna, conosciuto poi secondo la tradizione con il nome di Servio Tullio, da ciò si ipotizza che abbia preso nome l’intero colle: caput Aulida, poi Capitolium.

Nel 390 a.C., ai tempi delle invasioni galliche che portarono gli uomini del potente Re Brenno a saccheggiare la città di Roma, il Colle del Campidoglio fu teatro del famoso episodio legato alle oche che con il loro starnazzare durante la notte permisero ai romani di scovare e respingere l’assalto alla rocca da parte nemica. Subito dopo quell’assedio le difese furono rafforzate con un muro che fungeva da opera di  contenimento delle pendici e da fortificazione. Questa opera però cadde presto in disuso dopo la costruzione delle mura serviane nel 378 a.C..

Un accesso al Campidoglio per chi proveniva dal Foro Romano era costituito dalla scalinata delle “Scalae Gemoniae”, che salivano attraverso il Tempio della Concordia e il Carcere Mamertino, da queste scale venivano gettati i corpi degli uomini giustiziati  per il delitto di lesa maestà, in particolare sotto l’imperatore Tiberio.  Nell’83 a.C. un gravissimo incendio distrusse il Campidoglio, compreso l’antico tempio di Giove Capitolino. Fu incaricato della ricostruzione il fedelissimo di Silla, Lutazio Catulo che nel 78 a.C. completò l’archivio dello Stato, il Tabularium, che copriva il fianco del colle sul lato del sottostante Foro Romano. I lavori al Campidoglio si protrassero fino a tutto il 69 a.C..

 

Il Campidoglio
Il Campidoglio

Il Campidoglio, età Imperiale:

Lo storico Svetonio a proposito del Campidoglio ci racconta che molti romani, in occasione delle calende di gennaio, avevano l’abitudine di portarvi doni e denaro anche quando il primo Imperatore Ottaviano Augusto non era presente in città. Augusto con il ricavato faceva poi costruire nuove statue dedicate agli Dei che consacrava poi in vari quartieri della capitale. Nel 69 d.C., durante il famoso anno dei quattro imperatori, nella rocca del Campidoglio si asserragliarono i seguaci di Vespasiano pressati da coloro che sostenevano Vitellio, in quel frangente tutta l’area venne data alle fiamme danneggiando ancora una volta i templi e i monumenti. Vespasiano, una volta divenuto Imperatore, provvide immediatamente a restaurare e a riparare i danni procurati dalla guerra civile.

Pochi anni dopo però, nell’80 d.C. all’epoca dell’Imperatore Tito, il fuoco divampò di nuovo risalendo le pendici dal Campo Marzio. La ricostruzione avvenne ai tempi di Domiziano, dall’81 d.C.. Risalgono a questa fase i templi degli Dei Consenti e di Vespasiano e Tito, posti alle pendici del colle in direzione del  Foro Romano.

Gli Imperatori Adriano e Marco Aurelio portarono  nuovi abbellimenti al Campidoglio, ormai divenuto solo luogo di culto e méta di processioni e di trionfi.

All’epoca di Traiano, in seguito all’asportazione della sella montuosa per la costruzione del Foro omonimo, il taglio nelle pendici orientali del colle fu regolarizzato e sistemato con una facciata in mattoni con alcuni nicchioni, in parte ancora visibili presso l’attuale ingresso del Museo del Risorgimento.

Nei secoli successivi i resti del Tabularium furono riutilizzati come propria residenza fortificata dalla famiglia dei Corsi. Con la nascita delle istituzioni comunali, nel 1144 il palazzo divenne sede del ricostituito Senato romano, come palazzo senatorio. Subì diverse modifiche e aggiunte fino al progetto di sistemazione della piazza del Campidoglio voluto da papa Paolo III e affidato a Michelangelo. Furono quindi costruiti il palazzo dei Conservatori e il palazzo Nuovo, sedi attuali dei Musei Capitolini.  Nella piazza realizzata secondo il progetto di Michelangelo era già stata collocata la celebre statua equestre di Marco Aurelio e una nuova scala di accesso, la cosiddetta Cordonata, che permetteva la salita anche a cavallo, grazie ai gradini bassi e in pendio. Una piccola curiosità, il termine inglese “capitol” (palazzo che ospita l’amministrazione di un governo), così come il termine capitale (inteso come città capitale) derivano dal Colle Capitolino.

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