Il Limes germanico

Il Limes germanico è un insieme di fortificazioni di confine, fortini ausiliari, torri, postazioni di guardia, mura o palizzate ed un vallo, eretti dai Romani a protezione dei confini delle province della Germania superiore e della Rezia e che racchiudeva tra i fiumi Reno e Danubio, i cosiddetti territori degli Agri decumates. Quando si parla di Limes germanico, si intende un tratto di confine compreso fra i fiumi Reno e Danubio lungo 550 chilometri, un percorso che oggi è diventato patrimonio dell’umanità sotto la tutela dell’UNESCO, arricchito da splendidi siti archeologici come Aalen, Saalburg e Weißenburg, luoghi nei quali sono stati fedelmente riprodotti i sistemi di fortificazione costruiti dai Romani.

Il Limes Germanico-Retico
Il Limes Germanico-Retico

Le opere di fortificazione del Limes cominciarono durante il regno dell’Imperatore Vespasiano, il quale diede inizio alla penetrazione dell’area, grazie alle campagne del legato della Germania Superiore, un certo Gneo Pinario Cornelio Clemente nell’anno 74 d.C.. Furono creati, infatti in quel periodo, i forti di Schleitheim, Hüfingen, Rottweil, Waldmossingen, Offenburg e Riegel am Kaiserstuhl. Le campagne militari in quell’area concluse dal figlio di Vespasiano, Domiziano, diedero inizio alla creazione di nuovi fortini e strade ad uso militare a difesa di quel confine, costituendo di fatto il primo tratto fortificato del limes germanico-retico che congiungeva il fiume Lahn al fiume Meno. Nello stesso periodo più a sud i romani procedevano all’occupazione di territori sottratti ad alcune tribù germaniche, percorrendo il corso del fiume Neckar da ovest ad est, lungo la sponda destra del Reno, quasi di fronte alla città di Argentoratae (odierna Strasburgo). Nella parte meridionale i Romani avanzavano verso nord, costruendo presidi militari, torri di guardia e altri fortini ausiliari, unendo così la fortezza militare di Argentoratae con la capitale della Rezia, Augusta Vindelicum (odierna Augsburg).

La frontiera negli anni seguenti si sviluppò sempre più, in particolare nel decennio tra l’anno 90 d.C. e l’anno 100 d.C., vennero eretti altre postazioni sulle quali oggi sorgono le città di Echzell (un forte tra i più grandi di ben 5,2 ettari), e Heidenheim dove risiedevano i cavalieri ausiliari dell’Ala II Flavia milliaria. In quegli anni (probabilmente fra l’anno 98 d.C. e l’anno 100 d.C.) l’Imperatore Traiano potenziò un nuovo tratto di frontiera più ad est. Questo nuovo tratto collegava il fiume Meno con il Neckar, il cosiddetto limes di Odenwald. Il successore Adriano, recatosi lungo la frontiera germano-retica, contribuì alla costruzione della linea dell’Alb, fatta di torri di guardia e alla ricostruzione di numerosi forti in pietra, consolidò inoltre quanto fatto dai suoi predecessori. Il nuovo spostamento degli ausiliari sulla nuova linea di frontiera, portò all’abbandono di alcune postazioni del retroterra ormai tagliate fuori dalle nuove linee di confine.

Ricostruzione virtuale di un Castrum, lungo il confine  germano-retico.
Ricostruzione virtuale di un Castrum, lungo il confine germano-retico.

Fu sotto l’Imperatore Antonino Pio però che il limes germano-retico ebbe la sua ultima evoluzione, molte delle torri e dei forti costruiti in precedenza in legno, furono ricostruiti interamente in pietra (a volte in siti differenti). Antonino Pio, infatti, già a partire dagli anni 145-146 promosse l’abbandono della precedente linea di difesa dell’Odenwald-Neckar a favore di una posizione più avanzata di 30 km, ma non sappiamo se ciò comportò notevoli operazioni di guerra nell’area.
Durante il regno dell’Imperatore Caracalla, lungo il limes potrebbero essere stati aggiunti ulteriori sbarramenti, fossati, palizzate e terrapieni, in seguito alle prime invasioni degli Alemanni dell’anno 213, i quali continuarono a guerreggiare con gli imperatori successori, da Alessandro Severo a Massimino il Trace, fino a Gallieno. Proprio quest’ultimo decise il definitivo abbandono ed evacuazione di tutti i territori ad est del Reno ed a nord del Danubio, a causa delle continue invasioni delle tribù germaniche limitrofe degli Alemanni. Era il 260 circa.

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