Il Palazzo di Diocleziano

Il peristilio del palazzo di Diocleziano come si presenta oggi.
Il peristilio del palazzo di Diocleziano come si presenta oggi.

Il Palazzo di Diocleziano, imponente complesso architettonico fatto edificare dallo stesso imperatore, è situato nella città croata di Spalato ( nei pressi dell’antica Salona), e fu probabilmente costruito fra il 293 d.C. ed il 305 d.C., con lo scopo di farne la propria dimora. Il palazzo con le sue mura coincide ancora oggi col nucleo originario del centro storico della città.

Dopo aver abdicato alla carica di Imperatore, Diocleziano, che già aveva riformato la politica dell’Impero con l’attuazione della Tetrarchia, si ritirò a vita privata nella sua città natale, all’interno del sontuoso palazzo, da lui fatto costruire, e dentro il quale visse dal 305 d.C. fino alla sua morte avvenuta nel 311 d.C.. Il declino dell’insediamento avvenne quando nel 614 d.C., gli Slavi lo distrussero, costringendo gli abitanti a ripararsi all’interno del palazzo, il che che probabilmente diede il nome alla nuova città (da palatium a “Spalato”).
Il palazzo oggi rappresenta quindi il centro storico della città di Spalato e numerose parti di esso sono state riutilizzate nel corso dei secoli, permettendo così la loro conservazione, fino ai giorni nostri come ad esempio il Mausoleo ottagonale dell’imperatore che è diventato l’attuale Duomo in epoca costantiniana.
Il Palazzo di Diocleziano si presentava come una grande villa fortificata strutturata con la pianta tipica degli accampamenti militari romani, ovvero con due strade perpendicolari, il cardo ed il decumanus, che si intersecavano e dalle quali si dipanavano numerose vie trasversali, formando così una sorta di scacchiera.
Originariamente la sua cinta muraria costruita in “opus quadratum”, era alta ben 18 metri e spessa 2. In queste mura si aprono ancora oggi vari torrioni quadrati e quattro porte, affiancate da torri a base ottagonale: la Porta Aurea, la Porta Argentea, la Porta Ferrea e la Porta Aenea. Queste formidabili mura difensive furono una novità rilevante rispetto alle ville romane dei secoli precedenti, esse si resero necessarie per via degli eventi turbolenti della storia romana di quell’epoca.
Ognuna delle porte che si aprivano lungo le mura era dotata di controporta e cortile d’armi. Da qui partivano le vie colonnate che dividevano il complesso in una sorta di quattro riquadri principali. I due quartieri posizionati in direzione nord ospitavano caserme, servizi e giardini, mentre nei due riquadri meridionali sono conservate le vestigia romane più monumentali, che ai tempi ospitavano il quartiere imperiale.

Una panoramica del centro storico di Spalato, in cui si nota come le mura del palazzo di Diocleziano ancora  lo circondino
Una panoramica del centro storico di Spalato, in cui si nota come le mura del palazzo di Diocleziano ancora lo circondino

Il peristilio è uno degli ambienti più sontuosi e oggi meglio conservati. Ai tempi pare che avesse una funzione scenografica per le cerimonie ufficiali alle quali partecipava come protagonista l’imperatore stesso. Dal peristilio si accedeva poi, ad est e ad ovest ad ambienti di culto. A ovest erano appunto presenti due edifici rotondi, di uso sconosciuto, ed un tempio probabilmente dedicato a Giove, del quale oggi restano alcune rovine, poi trasformato negli anni in battistero, mentre ad est si ergeva l’edificio a base ottagonale del mausoleo imperiale, in seguito trasformato in cattedrale, cosa che ne permise la sopravvivenza.
Gli appartamenti imperiali erano divisi in due metà simmetriche. Sono venute alla luce nel corso degli scavi le sostruzioni di essi dal lato che da sul mare, e una basilica privata, affiancata da una doppia fila di stanze a pianta centrale, oltre a un complesso termale.
Il palazzo, come alcuni altri esempi tardo-imperiali, fu costruito a modello di un castrum militare, con mura di cinta e torrioni, ma fu ispirato certamente anche dal complesso dei palazzi imperiali del Palatino.

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