La Statua equestre di Marco Aurelio


La copia della statua equestre di Marco Aurelio sul Campidoglio
La copia della statua equestre di Marco Aurelio sul Campidoglio

Collocata nel XVI secolo nella piazza del Campidoglio a Roma, per poi essere sostituita da una copia, la statua equestre di Marco Aurelio è una scultura in bronzo la cui copia originale viene oggi conservata all’interno del Palazzo dei Conservatori a Roma.
La statua in questione è l’unica equestre di epoca classica giunta integra fino ai giorni odierni, soprattutto perchè in epoca medievale, quando il bronzo era un materiale prezioso, il monumento venne identificato erroneamente con il primo imperatore cristiano, Costantino, e per questo risparmiata dalla fusione. Eretta nel 176 d.C., la sua collocazione originaria è ancora oggi oggetto di discussione, alcune ipotesi la vogliono sistemata nel Foro Romano, mentre altre versioni a Piazza Colonna dove si trovava il tempio dinastico che circondava la colonna Antonina.

La cosa certa è che nell’ ottavo secolo la statua venne spostata sul Laterano quando Carlo Magno volle duplicare la sistemazione del “campus Lateranenis”, trasferendo davanti al suo palazzo ad Aquisgrana (odierna Aachen) una statua equestre analoga portata via da Ravenna. Nel gennaio del 1538, per ordine di papa Paolo III, la statua fu trasferita sul colle Capitolino, che dal 1143 era divenuto sede delle autorità cittadine. Ad un anno dal suo insediamento, il Senato Romano affidò a Michelangelo l’incarico di risistemare la statua di Marco Aurelio. Il grande artista invece di limitarsi a progettare una sistemazione idonea per il monumento, ne fece il perno di quel magnifico complesso architettonico che è la piazza del Campidoglio.
Nel 1979, un attentato dinamitardo che colpì il vicino Palazzo Senatorio danneggiò il basamento in marmo della statua. Le indagini disposte in quell’occasione constatarono la presenza di fessure all’altezza delle zampe del cavallo e un grave processo di corrosione localizzato su tutta la superficie, al che si decise che la statua andava restaurata e preservata per le future generazioni. I lavori di restauro iniziarono nel gennaio del 1981 presso l’Istituto centrale di restauro. La statua non fu più posta in Piazza del Campidoglio dove fu invece sostituita da una fedele riproduzione realizzata con il laser.
Temi centrali della statua sono il potere e la grandezza divina, con l’imperatore raffigurato a grandezza reale e con il braccio teso, un gesto che ricorda molto i ritratti di Augusto. Alcune ipotesi vedono in questo gesto un atto di clemenza: una teoria, difesa da alcuni storici che si avvale della testimonianza di alcuni scritti di epoca medioevale che parlano di una statua di prigioniero barbaro posta con la testa sotto la zampa del cavallo che ora risulta sospesa in aria. Tuttavia l’assenza di armi e armatura dà una sensazione di pace, forse legata alla prosperità dell’Impero Romano durante il regno di Marco Aurelio. Un’altra teoria ipotizza che nella mano vi fosse in precedenza un rotolo di pergamena, scomparso durante il medioevo.
Il restauro più antico a cui fu sottoposta la statua risale al 1466-68 sotto il pontificato di Paolo II.
Quattro secoli dopo vi fu un secondo restauro ad opera di Carlo Fea il quale nel 1834 praticò un’incisione nel cavallo per togliere l’acqua infiltrata al suo interno che, con il suo peso, poneva in serio pericolo la stabilità del monumento. Egli inoltre rinforzò i sostegni corrosi dall’acqua e colò del metallo nelle zampe del cavallo per fissarlo meglio alla base.
Nel 1912 la statua fu sottoposta ad un lavaggio interno ed esterno.
Nel 1940, in occasione del secondo conflitto mondiale, la statua fu smontata e posta in luogo sicuro per proteggerla da eventuali bombardamenti. Fu ricollocata nella piazza solo alla fine del conflitto.

La statua originale conservata al Palazzo dei Conservatori
La statua originale conservata al Palazzo dei Conservatori

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