Augusta Treverorum

Augusta Treverorum, la città di Augusto nel paese dei Treveri, venne fondata dai romani, nei territori della tribù germano-gallica dei Treveri, localizzati nella Gallia Belgica, sulle rive della Mosella. Ai tempi dell’impero la città raggiunse la ragguardevole cifra di 80.000 abitanti, e considerata la città più grande situata a nord delle Alpi.

Augusta Treverorum, la città di Augusto nel paese dei Treveri
Augusta Treverorum, la città di Augusto nel paese dei Treveri

AUGUSTA TREVERORUM, LA CITTA’ DI AUGUSTO NEL PAESE DEI TREVERI: LA CITTA’AL TEMPO DI CESARE:

Le origini di Augusta Treverorum potrebbero risalire ai tempi della conquista della Gallia da parte di Giulio Cesare, probabilmente si trattava di un modesto insediamento militare utile per sorvegliare tutta la vicina vallata di Petrisberg. Tuttavia i ritrovamenti archeologici nella zona, riguardanti quest’epoca sono scarsi e limitati ad alcuni frammenti di terracotta e  un grosso trave di legno, probabilmente legato alla costruzione della strada che fece costruire Marco Vipsanio Agrippa negli anni del suo primo governatorato della Gallia (39-38 a.C.), risale inoltre al 17 a.C., il primo ponte di costruzione romana sulla Mosella, la quale in precedenza si poteva guadare solo in un punto.  Nel 54 a.C., Giulio Cesare venne a conoscenza del fatto che la tribù dei Treveri preferiva mantenere i contatti maggiormente con le tribù germaniche oltre il Reno, e temendo il formarsi di una grossa e pericolosa coalizione, il proconsole marciò verso di loro con quattro legioni e alcune centinaia di cavalieri. Arrivato sul posto Cesare chiese ad Induziomaro, Re dei Treveri, di consergnare diversi ostaggi, di cui molti appartenenti alla sua famiglia, dopo di che chiese a Cingetorige, fedele al popolo romano di prendere il comando della città. Prima che finisse l’inverno, il legato di Cesare, Tito Labieno, venne attaccato da Induziomaro a capo di un esercito numericamente superiore, ma il valore romano e un pizzico di buona sorte, permisero a Labieno di ottenere una grande vittoria, riuscendo persino ad uccidere il Re nemico.

AUGUSTA TREVERORUM, LA CITTA’ DI AUGUSTO NEL PAESE DEI TREVERI: LA CITTA’AL TEMPO DI OTTAVIANO AUGUSTO:

Nel 27 a.C., Ottaviano Augusto promosse un primo censimento delle province d’oltralpe, al termine del quale, nel 12 a.C., fu fondato a Lugdunum (Lione), un altare dedicato a Roma e ad Augusto, per ricordare l’evento. Sembra proprio che ufficialmente la città di Augusta Treverorum sia stata fondata  durante la permanenza di Ottaviano Augusto in Gallia fra il 13 e il 16 a.C., quando il fidato Agrippa era per la seconda volta governatore della regione. La città divenne capoluogo della provincia romana della Gallia Beligica ai tempi di Claudio, il che fece di Augusta Treverorum una delle città più ricche non che una delle più antiche. I primi ritrovamenti archeologici davvero rilevanti risalgono proprio a questo periodo, sono infatti stati ritrovati alcuni pali che facevano parte del primo ponte romano sulla Mosella del 18-17 a.C., altre iscrizioni sono poi state rinvenute,  inerenti i nipoti di Augusto, Lucio e Gaio Cesare, defunti nel 2 e nel 4 d.C., sintomo che già a quell’epoca erano già erette diverse strutture urbane, considerando il fatto che tali iscrizioni venivano apposte nel complesso del foro cittadino.

Augusta Treverorum divenne in breve tempo uno snodo importantissimo per il commercio, situata al centro di una rotta commerciale fra Italia e Renania che oltretutto metteva in contatto le numerose fortezze legionarie della zona con le caserme delle truppe ausiliarie del vicino limes. Nella periferia a sud della città sorsero così varie officine per la produzione di ceramica, imprese tessili, metallurgiche e anche della produzione del vetro, quasi tutte poste nelle vicinanze del fiume, così da poterlo sfruttare per il trasporto delle merci. La zona intorno alla città divenne nota anche per l’estrazione di metalli preziosi come oro e argento.

Durante l’anno dei quattro imperatori, Augusta Treverorum sostenne dopo l’avvicendarsi di Vitellio, la rivolta dei Batavi, tesa a riconquistare l’indipendenza dall’impero romano. Una volta soffocata la rivolta per opera di Quinto Petilio Ceriale, schierato con Vespasiano, non si hanno notizie di saccheggi e la città pare sia stata risparmiata anche dalle sanzioni, si ha comunque notizia di un brutto incendio scoppiato nel 69 d.C..

AUGUSTA TREVERORUM,  LA PORTA NIGRA:

Augusta Treverorum, la città di Augusto nel paese dei Treveri
Augusta Treverorum, la città di Augusto nel paese dei Treveri

Ampia porta della città di Treviri, la Porta Nigra è la porta più grande situata a nord delle Alpi, inserita nei patrimoni dell’umanità dall’UNESCO nel 1986. Il nome è stato coniato nei tempi medievali a causa del colore della pietra con cui è costruita, il nome romano non è noto.

Costruita in arenaria grigia fra il 180 e il 200 d.C., era composta da due torri di quattro piani, formanti un semicerchio sul lato esterno. Un blocco di pietra separava i due portali, apribili su entrambi i lati,  per ragioni sconosciute la porta rimase incompiuta ma nonostante tutto venne utilizzata per molti secoli fino alla fine dell’era romana a Treviri. Durante l’epoca romana, la Porta Nigra faceva parte della composizione a quattro porte della città, ognuna delle quali era posta a ogni lato della città, a forma rettangolare. La porta  controllava l’entrata a nord della città, mentre la porta Alba,  controllava la zona sud e la Porta Inclyta la parte ovest, vicino al ponte romano che attraversava la Mosella. Le porte erano poste alla fine delle due vie principali della città, una delle quali andava da Nord a Sud e l’altra da Est a Ovest. Di queste porte è rimasta solo la Porta Nigra. Nel primo Medioevo le porte della città romana non vennero usate con la loro funzione originale, e le loro pietre vennero riutilizzate per altri edifici. In più, ferro e altri oggetti vennero tolti dai muri della Porta Nigra e le tracce di questa distruzione e razzia sono ancora ben visibili sulla facciata nord. Trasformata in una chiesa nel 1035, venne chiusa, come tutte le altre chiese di Treviri, da Napoleone nel 1802. Due anni dopo lo stesso Napoleone ordinò che la porta dovesse tornare al suo aspetto originale, e l’abside della chiesa venne rimossa. Una leggenda del posto vuole che siano stati proprio i cittadini di Treviri a convincere il grande generale francese a non abbattere il monumento, raccontando che si trattava di una costruzione di epoca romana, salvandola così dalla distruzione.

 LE TERME:

Il complesso termale di Augusta Treverorum, venne costruito nella prima metà del IV secolo d.C., quando la città era una delle capitali della Tetrarchia. Alla fine del III secolo la costruzione venne cominciata da Costantino, i lavori però si interruppero e vennero frettolosamente completati da Valentiniano solamente  fra il 375 e il 378 d.C.. La struttura comprende a ovest una grande palestra all’aperto, circondata da colonnati e portici che culminavano in un ingresso monumentale, sul lato opposto invece da una grande nicchia si accedeva al blocco delle vasche termali, composte da una serie di sale con una copertura architettonica a crociera e a cupola. Il primo ambiente era il colossale Frigidarium, composto da una sala rettangolare con le vasche disposte trasversalmente sui lati corti, da un passaggio absidato, si accedeva prima al Tepidarium, di forma circolare e poi al Calidarium di forma rettangolare con vasche semicircolari situate ai piedi delle absidi laterali. Altre stanze si aprivano attorno al percorso tradizionale, usate per servizi vari o percorsi alternativi.

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