Harzorn la vittoria romana dimenticata

Harzorn la vittoria romana dimenticata, si colloca nel 235 d.C., quando i legionari guidati dall’imperatore Massimino il Trace, sconfissero nella bassa Sassonia l’orda di guerrieri germanici. La battaglia vide prevalere i romani, grazie soprattutto all’uso della loro artiglieria. L’episodio ricopre una certa importanza in quanto dimostrò ancora una volta, quanto i romani fossero in grado di penetrare in territorio germanico, anche dopo la tremenda disfatta di Teutoburgo.

Harzorn la vittoria romana dimenticata
Harzorn la vittoria romana dimenticata

HARZORN LA VITTORIA romana DIMENTICATA, contesto storico:

Durante gli ultimi anni sotto la guida di Augusto, l’impero romano condusse una serie di campagne in Germania, guidate prima da Tiberio e poi da Druso, con lo scopo di mettere in sicurezza le frontiere settentrionali. Le campagne portarono ottimi risultati, tanto da far credere che i tempi fossero maturi per fare entrare quella regione nell’orbita di Roma. Come purtroppo tutti sappiamo, Augusto scelse la persona sbagliata per completare quel processo, affidandosi al burocrate Quintilio Varo, il quale venne tradito e sconfitto da Arminio, all’interno della foresta di Teutoburgo, nel 9 d.C., trascinando nel suo drammatico destino anche le sue tre legioni al seguito. La disfatta portò a riconsiderare l’intero ruolo romano nella regione, e furono così vani gli sforzi compiuti gli anni precedenti. La risposta di Roma non si fece attendere, in particolare, il generale Germanico, ansioso di mettersi in luce, approfittò di un viaggio in Gallia per mettersi alla guida del suo esercito, con lo scopo di vendicare l’onta subita. Con la vittoria di Idistaviso del 16 d.C., Germanico riuscì nell’impresa, ma tentare di riportare sotto l’influenza romana quella regione così pericolosa, venne considerato troppo rischioso, ragion per cui si preferì concentrare gli sforzi per riportare i confini sul fiume Reno, un limite naturale che sarebbe sopravvissuto per almeno quattro secoli. Da questo momento in poi si tende a credere che i romani, spaventati e impauriti, memori di quell’esperienza così negativa, non si siano più addentrati in quei territori così ostili, la battaglia di Harzorn, tuttavia, sovverte queste credenze, smentendoli in modo straordinario.

HARZORN LA VITTORIA  romana DIMENTICATA, la spedizione di massimino il trace:

Tutt’altro che spaventati, come molti credono, i romani percorsero in lungo e in largo la Germania anche per i secoli successivi, non per romanizzare la regione, bensì per ingaggiare truppe ausiliarie o per reclutare personale per lavorare i campi, tant’è che durante la dinastia Flavia, gli Agri Decumates entrarono a far parte dell’impero romano, fino al loro spontaneo ritiro avvenuta circa due secoli più tardi. Fino al 235 d.C., i Severi garantirono una certa stabilità, ma con l’avvento del periodo dell’anarchia militare, l’impero si trovò a fronteggiare notevoli problemi di natura economica e organizzativi, successe così che un trace dal fisico statuario assunse la carica di imperatore, il suo nome era Massimino. Massimino divenne imperatore lontano da Roma, acclamato dai suoi uomini per le sue eccellenti doti di comandante, e fu il primo sovrano della storia che non vide mai la città eterna. Nel 235 d.C., l’imperatore si trovava in ricognizione con le sue legioni, nelle profondità dei territori germanici, quando, dopo aver compiuto un lungo percorso verso il fiume Elba, per far ritorno ai quartieri di Mogontiacum, si ritrovò di fronte un folto contingente di soldati nemici. La zona nei dintorni di Harzorn era caratterizzata da numerose e ripide colline circostanti, con una sola via d’accesso, una strada antica, oggi corrispondente all’autostrada Bundesautobahn 7. I germani tesero un’imboscata velocissima, senza dar tempo ai romani di organizzarsi, ne tantomeno di ottenere un qualche tipo di aiuto. Purtroppo la scarsità delle informazioni a nostra disposizione non ci danno dettagli sugli schieramenti di battaglia, solo alcuni ritrovamenti archeologici ci vengono in soccorso per provare a ricostruire l’episodio. Da alcune monete, possiamo intuire che i germani possedevano delle armature non molto diverse da quelle romane, dopo di che possiamo supporre che i due schieramenti, numericamente si equivalevano e che la conoscenza del territorio diede un iniziale vantaggio ai barbari,

HARZORN LA VITTORIA  romana DIMENTICATA, la battaglia:

Dai ritrovamenti e dalle supposizioni di alcuni studiosi, è stato ipotizzato che i romani, meglio organizzati, riuscirono a compiere un contro attacco, compiendo un’azione a sorpresa su due lati, il che dimostra una gran capacità di adattamento al territorio per sfruttarlo a proprio vantaggio, in secondo luogo i romani prevalsero grazie alla loro artiglieria, e in particolare a due strumenti: lo scorpione e la carro ballista, il primo in particolare aveva una tale potenza di lancio, che un singolo dardo era in grado di infilzare anche più uomini protetti da corazza, mentre la seconda, dal funzionamento simile, si caratterizzava per la sua leggerezza e la grande manovrabilità, anche nei terreni più impervi. Dopo lo scontro, i romani riuscirono a ricompattare i ranghi per dirigersi verso i quartieri di Mogontiacum. Sempre più fonti e ritrovamenti, ci dimostrano quindi quanto i romani continuarono le loro incursioni in territorio  germanico, anche nei secoli successivi a Teuotoburgo, mantenendo il confine naturale del fiume Reno, oltre il quale l’impero si spingeva con regolarità solo però per esigenze ben  precise.

Harzorn la vittoria romana dimenticata, presunto luogo della battaglia
Harzorn la vittoria romana dimenticata, presunto luogo della battaglia

Credits to:

https://bardiromaantica.it/battaglia-harzhorn/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.