I ventuno giorni di Gordiano I

I ventuno giorni di Gordiano I, vanno contestualizzati nell’arco dell’anno dei sei imperatori, ovvero il 238 d.C., durante il quale ben sei sovrani si alternarono alla porpora. Gordiano I, il cui nome completo era, Marco Antonio Gordiano Semproniano, governò associato al figlio, Gordiano II,  per soli 21 giorni, fino alla sua morte avvenuta alla metà di aprile. Protagonista infatti di un tentativo di usurpazione ai danni di Massimino il Trace, venne sconfitto in battaglia dai legionari fedeli all’imperatore, e alla morte del figlio preferì il suicidio.

I ventuno giorni di Gordiano I
I ventuno giorni di Gordiano I

I VENTUNO GIORNI DI GORDIANO I,  LE ORIGINI:

Delle origini di Gordiano I,  sappiamo davvero ben poco, alcune fonti dell’epoca lo danno come imparentato con diversi importanti senatori, e il suo nome, Marco Antonio, potrebbe suggerire il fatto che i suoi avi abbiano ricevuto la cittadinanza romana grazie al prestigioso triumviro, nemico giurato di Ottaviano, sul finire del periodo repubblicano. Il cognome, Gordiano ci chiarisce invece le sue origini di nascita che lo collocano nell’odierna Turchia, in particolare nella provincia di Galazia, oppure in Cappadocia. Sulla Historia Augusta si fa riferimento alla madre, Ulpia Gordiana e al padre, Mecio Marullo, tuttavia gli storici moderni ritengono più affidabile il nome della madre, mentre il nome del padre potrebbe essere il frutto di un errore. Altre informazioni riguardo le sue origini ce le suggeriscono il suo nome. Semproniano, per esempio, potrebbe indicare un collegamento con la madre, o la nonna, una tesi supportata da una iscrizione funeraria, rinvenuta in Turchia, dove si fa riferimento ad una certa Sempronia Romana, figlia del segretario imperiale,  Sempronio Aquila, è quindi possibile, che le sue origini famigliari si ricolleghino a questi personaggi. Sempre secondo la Historia Augusta, Gordiano I, sposò Flavia Orestilla,  nata nel 165 d.C., dalla quale ebbe almeno due figli, l’omonimo Gordiano, e la sorella, Antonia Gordiana, a sua volta madre del futuro imperatore, Gordiano III.

I VENTUNO GIORNI DI GORDIANO I,  la carriera:

La carriera politica di Gordiano I, iniziò relativamente tardi, riuscendo comunque in modo costante a scalare le varie gerarchie. E’ probabile che i suoi primi anni trascorsero immersi nei libri di studi retorici e letterari. In ambito militare è certo che Gordiano I, fu in Siria, al comando della Legio IV Scythica, e che in seguito fu governatore in Britannia, nel 216 d.C., durante il regno di Eliogabalo, venne eletto console suffectus, ovvero in sostituzione di uno già eletto, probabilmente defunto. E’ curioso come in Britannia siano state ritrovate diverse iscrizioni che portano il suo nome, quasi tutte parzialmente cancellate, suggerendo il fatto che nei suoi confronti sia stata attuata una qualche forma di punizione. A parte qualche incidente di percorso, va detto che Gordiano I, acquisì molta notorietà, specialmente a Roma, dove divenne famoso per organizzare grandi spettacoli e giochi, favorito dal fatto di essere Edile della città, in carica, incontrando anche il favore dell’imperatore Caracalla, notoriamente non dotato di un carattere facile. A suo merito va anche il fatto di aver mantenuto un profilo basso durante gli anni, spesso  difficili, durante la dinastia dei Severi, cosa che probabilmente gli permise di mantenere intatte le sue ricchezze.

I ventuno giorni di Gordiano I
I ventuno giorni di Gordiano I

I VENTUNO GIORNI DI GORDIANO I,  ascesa al potere:

Ormai ad un età molto avanzata per l’epoca, durante il regno di Alessandro Severo, dopo aver terminato il consolato, gli venne attribuito, nel 237 d.C.,  il governo dell’Africa proconsolare. Tuttavia, l’ascesa del possente Massimino il Trace, portò quest’ultimo a sconfiggere il sovrano in carica, a Mogontiacum, in Germania, e a subentrargli sul trono. Massimino però era considerato praticamente un barbaro, e il malcontento, specialmente da parte del Senato, aumentò sensibilmente. Le forte pressione fiscale che il nuovo imperatore impose, particolarmente per finanziare le sue campagne militari, sfociò in una rivolta che si concretizzò per prima, proprio nell’Africa governata da Gordiano I. La situazione era quasi insostenibile, e anche il popolo ora chiedeva a gran voce all’esperto Gordiano I, di accettare l’onere di rovesciare il regno e di mantenere per se la popora imperiale. Al principio, l’anziano governatore si mostrò incerto sul da farsi, soprattutto per il fatto che forse era troppo vecchio per ambire alla massima carica, ma dopo ripetute insistenze, si convinse ad agire, alla condizione però che il figlio, Gordiano II, fosse associato con lui al potere. Pochi giorni dopo, Gordiano I, fece il suo ingresso trionfale a Cartagine, sostenuto da tutta la popolazione. La prima mossa fu quella di inviare un sicario per assassinare Publio Elio Vitaliano, prefetto del pretorio di Massimino, e la buona riuscita dell’operazione sembro mettere sui binari giusti l’esito di tutta la guerra. Contemporanemante, Gordiano I, mandò un’ambasceria a Roma, nella quale chiese l’appoggio del Senato e il riconoscimento come nuovo imperatore, cosa che accadde il 2 aprile del 238 d.C.. Tuttavia non tutti vedevano di buon occhio questa rivolta, in Numidia per esempio, il governatore Capeliano, fedele sostenitore di Massimino, non poteva rimanere inerme, e con l’unica legione a sua disposizione, la III Augusta, invase la provincia sotto il controllo di Gordiano I. Gordiano II, rimasto nella provincia a capo di un esercito costituito da miliziani male addestrati, non riuscì in alcun modo ad opporsi agli uomini di Capeliano, che viceversa disponeva anche di alcuni reparti di veterani preparatissimi, e perse la vita durante lo scontro. L’anziano padre, venuto a sapere della morte del figlio, non fu in grado di reggere il grande dolore della perdita, e si tolse la vita impiccandosi, il regno dei Gordiani si protrasse così per soli 21 giorni, e per trovare un sovrano togliersi la vita, si deve risalire addirittura al 69 d.C., quando a compiere lo stesso gesto fu Otone, durante l’anno dei quattro imperatori.

I VENTUNO GIORNI DI GORDIANO I,  conclusioni:

L’indole mite e posata di Gordiano I, fu senza dubbio il motivo della buona reputazione di cui godette per tutto l’arco della sua vita, si diceva che anche il figlio fosse molto simile a lui, specialmente riguardo la grande passione per la letteratura, tuttavia questo costituì forse anche il loro punto debole, il concentrarsi molto su attività intellettuali, li portarono a tralasciare altre competenze che avrebbero potuto far di loro abili governanti e forse anche imperatori. Il Senato, che mal tollerava Massimino per le sue origini troppo umili e indegne del titolo che portava, dopo la morte dei Gordiani, elevò al potere altri due sovrani: Pupieno e Balbino, che però si rivelarono anche loro inadatti al compito, tuttavia entro la fine di quell’anno così convulso, un altro Gordiano salì sul trono di Roma, Gordiano III, nipote dell’anziano governatore dell’Africa proconsolare.

Credits to:

https://bardiromaantica.it/gordiano-i-limperatore-che-duro-21-giorni/?fbclid=IwAR1CteM-sxeysyHvZCWwek4MV_MXSq3la0OOghl7OiCpQSdEGv3Ia5orw1Y

 

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