Insegne militari romane

Le insegne militari romane erano per lo più stendardi che servivano a distinguere le varie unità di fanteria e cavalleria, all’interno dell’esercito di Roma. Le insegne,  non solo venivano utilizzate come autentico punto di riferimento per le legioni in marcia, ma svolgevano anche un ruolo decisivo nel passaggio di informazioni durante la battaglia.

Insegne militari romane, storia:

Quello di utilizzare le insegne in ambito militare fu con pochi dubbi un retaggio etrusco, esse erano composte da un’asta, che poteva essere di legno o in metallo, mentre all’estremità più alta era posto un drappo, solitamente di color porpora, e più in alto ancora vi era collocata una piccola statuetta in metallo, raffigurante un animale che costituiva l’emblema della compagnia. Di solito gli animali raffigurati erano predatori, come aquile, leoni, o pantere. Le insegne militari romane erano l’emblema della legione e in battaglia venivano protette a costo della vita, per impedire che il nemico se ne impadronisse, la perdita o la distruzione di tali simboli significava la disfatta della legione.

Insegne militari romane, le varie tipologie:

L’Aquila legionaria:

L’aquila legionaria era generalmente il simbolo non di una sola legione, ma di tutto l’esercito romano, essa era affidata ad un “Aquilifer”  per singola legione, e tale simbolo venne istituito dopo la riforma dell’esercito da parte di Gaio Mario, nel 104 a.C..

Aquilifer:

L’Aquilifer, o Aquilifero, faceva parte del ristretto gruppo di sottufficiali chiamati “Principales”, ed era colui che portava il simbolo dell’aquila legionaria in battaglia, simbolo che ogni soldato era tenuto a difendere a costo della propria vita, l’aquila infatti, era quanto di più prezioso avesse la legione romana, e la sua perdita era considerata una immane disgrazia. Sono numerosi nel corso della storia di Roma, i casi di aquiliferi che, gettandosi contro il nemico portando l’insegna, hanno trascinato con sé i compagni, capovolgendo una situazione che sembrava ormai disperata, come ad esempio durante il primo sbarco di Giulio Cesare in Britannia, quando i soldati, intimoriti da nemici mai visti prima di quel momento, decisero di sbarcare per proteggere un Aquilifero, che da solo, si era avventurato per primo sulla terra ferma.

Insegne militari romane, Aquilifer
Insegne militari romane, Aquilifer

Il Vexillum:

Il Vexillum, rappresentava un distaccamento di una unità legionaria, detta “Vexillatio”, ma poteva anche essere il simbolo delle unità ausiliarie, usate come cavalleria  o come coorti di fanti appiedati. Tale insegna era portata dal “Vexillifer”.

Il Vexillifer:

Il Vexillifer, era un portatore di insegne, e nello specifico trasportava un drappo rosso, posto in cima ad un’asta, con sopra cucito il nome della legione, il simbolo e il numero corrispondente. Ogni legione aveva il proprio Vexillifer, e come per gli altri incaricati di trasportare le insegne, si caratterizzava per la pelle di animale posta sull’elmo, e da un piccolo scudo rotondo, detto “Parmula”. Come detto, spesso il Vexillifer rappresentava una “Vexillatio”, ovvero un distaccamento di una legione, come ad esempio nelle occasioni in cui, per non lasciare completamente sguarnita una fortezza lungo il limes, veniva richiamata solo una parte di quel contingente.

Insegne militari romane, Vexillifer
Insegne militari romane, Vexillifer

Il Signum:

Il Signum era l’insegna distintiva di tutte le unità e sotto unità militari romane, ed era trasportata dal Signifer.

Il Signifer:

Il Signifer era il nome con il quale generalmente, venivano indicati coloro che erano incaricati al trasporto delle insegne militari romane. Queste, erano in molti casi formate da oggetti metallici che rappresentavano simboli religiosi, o ritenuti magici, e venivano montati su lunghe aste in modo che fossero ben visibili in ogni circostanza. Anche il Signifer faceva parte del gruppo di sottufficiali chiamati “Principales”. Il loro ruolo era molto importante, poichè costituivano il punto di riferimento  di ogni soldato, dietro il quale la centuria trovava, o ritrovava nel corso di una battaglia, la sua unità. Il Signifer però, proprio perchè ben visibile, era anche uno dei primi bersagli del nemico, giacchè alla fine di ogni scontro, si contavano i “Signa” sottratti ai romani, ragion per cui si tendeva a scegliere per tale ruolo i soldati più carismatici e che avevano mostrato una grande abilità in battaglia. Col tempo i Signifer vennero chiamati anche “Antesignani” ovvero coloro che si ponevano di fronte al nemico a protezione delle insegne (Ante-Signa), in seguito tale termine acquisì anche il significato di “Soldato scelto”, incaricato di combattere in prima fila al fianco del proprio centurione.

Come scritto in precedenza i Signifer incaricati di portare l’aquila legionaria, venivano chiamati Aquilifer, mentre il Vexillifer, portava il drappo in rappresentanza del proprio distaccamento, ma vi erano altri Signifer incaricati di portare altri simboli, come ad esempio “l’Imaginifer” ovvero colui che doveva portare “L’Imago”, la figura dell’Imperatore, un ritratto tridimensionale in ferro battuto presente solo all’interno della coorte principale.

Insegne militari romane, altre tipologie:

Esistevano altre tipologie di insegne per meglio definire le singole unità militari:

Oltre all’aquila molte altre legioni adottarono diversi animali come proprio emblema, ne sono esempio la I Augusta, la III Gallica o la X Fretensis che come simbolo adottarono il toro, ma molti altri emblemi vennero utilizzati come ad esempio, l’elefante, il centauro, il cinghiale, l’ariete o il capricorno.

Un’altra tipologia di insegna era il Draco, trasportato dal “Draconarius”.  Tipicamente risalente al tardo impero, il Draconarius trasporta Il draco, un’insegna della cavalleria, consistente in un’asta a cui era fissata una testa metallica raffigurante un animale ruggente, che poteva essere un drago, ma anche un lupo, collegata a una lunga manica a vento, variamente decorata. E’ molto probabile che tale insegna abbia avuto origine tra i cavalieri dei popoli barbari, in particolare daci e sarmati, e sia stato adottato anche dai romani quando questi popoli iniziarono a fornire truppe ausiliarie a Roma nel secondo secolo d.C..

Insegne militari romane, Draconarius
Insegne militari romane, Draconarius

 

 

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