Legio XV Primigenia

Dedicata alla Dea Fortuna, la Legio XV Primigenia, venne fondata nel 39 d.C. dall’Imperatore Caligola in occasione della campagna militare condotta in Germania dallo stesso Imperatore. La Legio XV Primigenia rimase attiva fino al 70 d.C., quando fu completamente annientata durante la rivolta batava.

Legio XV Primigenia: Nascita.

Le Legione venne organizzata insieme alla sua gemella: la XXII Primigenia, in occasione delle campagne militari in terra germanica, condotte dall’Imperatore Caligola. Il “cognomen” Primigenia, anche se usato raramente voleva essere una dedica delle due legioni alla Dea Fortuna. Il numero XV invece venne usato per differenziarsi con l’altra legione con cui avrebbe dovuto dividere l’accampamento, ovvero la XIV Gemina. I legionari romani in quel periodo erano quasi tutti italici, e le campagne condotte da Caligola iniziarono con l’attraversamento delle Alpi prima, e del fiume Reno poi, e fu proprio all’altezza dell’odierna città di Wiesbaden in Germania, che le due legioni iniziarono a condurre le prime operazioni militari contro i barbari. Queste operazioni, negli anni un po sottovalutate vengono in questi anni riportate all’importanza che meritano grazie ai ritrovamenti archeologici, che ci riconsegnano un quadro di quelle campagne militari tutt’altro che trascendentale.

Terminata la campagna germanica la Legio XV Primigenia venne inviata a Mogontiacum (odierna Magonza), per condividere, come già detto, il campo con la XIV Gemina. Una convivenza però che fu destinata a durare poco. Nel 43 d.C., infatti l’Imperatore Claudio per condurre la sua campagna per la conquista della Britannia, portò con se diverse legioni, e la XV Primigenia venne inviata a Castra Vetera (odierna Xanten), per occupare il campo lasciato libero dalla XXI Rapax. Questo campo venne a sua volta diviso con i legionari della V Aludae, che essendo tutti veterani, acquisirono il diritto di occupare il più prestigioso lato occidentale, mentre la XV Primigenia si spostò sul lato orientale.

 

Legio XV Primigenia
Legio XV Primigenia

Nel 47 d.C. le due legioni, guidate dal Gneo Domizio Corbulone, si distinsero nella guerra contro i Catti, una guerra vittoriosa che però non portò ad alcun allargamento territoriale, in quanto l’Imperatore Claudio preferì riportare i confini sul più difendibile fiume Reno. . Ai soldati della XV Primigenia e della V Alaudae fu ordinato di costruire un canale artificiale, il cosiddetto “canale di Corbulone”, tra la moderna Leida Roomburg e  la moderna Voorburg, la capitale della tribù dei germanici Caninefati; il canale scavato dai legionari di Corbulone esiste ancora oggi.

Durante il famoso anno dei quattro imperatori (69 d.C.), la Legio XV Primigenia insieme alle altre legioni stanziate in Germania, sostenne Vitellio. Accadde in quell’anno che diversi pretendenti al trono si sollevassero contro Nerone, così le legioni in Germania, costituite dalle legioni I Germanica, V Alaudae, XV Primigenia e XVI Gallica, dopo aver sedato la rivolta di Giulio Vindice in Gallia, acclamarono come proprio Imperatore Vitellio, e questo in particolare per evitare una probabile punizione di quello che sarebbe diventato per un breve periodo il nuovo reggente dell’impero, Galba, già alterato per la sconfitta inflitta al proprio alleato Vindice. Nel frattempo le legioni orientali avevano eletto a proprio Imperatore Vespasiano, che divenne tale dopo aver sconfitto le truppe di Vitellio nella battaglia di Bedriaco. 

L’anno  69 d.C., terminò con l’inizio di quella rivolta batava che segnò la fine della Legio XV Primigenia. Offesi dal fatto che Servio Sulpicio Galba avesse sciolto la sua guardia batava, i Batavi si ribellarono. La Legio  V Alaudae e la Legio XV Primigenia intervennero per sedare la rivolta, ma vennero prima sconfitte vicino l’odierna Nijmegen e poi assediate a Castra Vetera. Vennero inviate in soccorso tre legioni, la I Germanica, la XVI Gallica e la XXII Primigenia, ma i Batavi obbligarono le due legioni assediate ad arrendersi nel marzo dell’anno successivo. I Batavi costrinsero anche la I e la XVI legione alla resa, prima di essere sconfitti da un esercito inviato da Vespasiano al comando di  Petilio Ceriale, ma dopo la fine della rivolta né la V né la XV legione furono ricostituite.

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