Usurpatori dell’Impero Romano

Gli usurpatori dell’Impero Romano furono considerati tali in quanto illegittimi perchè autoproclamati o posti a capo di rivolte, oppure ancora, soprattutto in epoca alto-imperiale quando il potere veniva determinato dall’esercito, eletti sul trono di Roma dalle proprie truppe. L’illegittimità di tali figure veniva determinata dal fatto che pur controllando effettivamente per un certo periodo una porzione di territorio dell’impero, solitamente circoscritta, essi si ponevano al di fuori della normale successione che, almeno nei periodi di una relativa pace, poteva avvenire in vari modi, come ad esempio mediante l’adozione, con designazione da parte dell’imperatore in carica del proprio erede, oppure ancora con la normale successione dinastica di padre in figlio.

Usurpatori dell'Impero Romano, moneta dell'usurpatore Costantino III
Usurpatori dell’Impero Romano, moneta dell’usurpatore Costantino III

Gli usurpatori dell’Impero romano si ponevano quindi come dei sovvertitori che si contrapponevano al potere centrale, tuttavia  non sempre necessariamente con la velleità di detronizzare l’imperatore in carica a Roma e subentrargli. Nei periodi di grave crisi politica, come ad esempio durante il III sec. d.C., questa caratterizzazione viene molto attenuata, principalmente per il fatto che la successione legittima stessa non fu più molto chiara,e anzi, in molti casi gli intrighi politici la determinavano in modi poco edificanti. Come detto nel III secolo d.C., l’Impero conobbe la più importante crisi politca economica e militare della sua storia, e proprio in quel periodo si trovò addirittura diviso in tre parti con parallele successioni di imperatori. In questo frangente  vengono considerati legittimi  sovrani, spesso avvicendatisi tra loro in modo poco chiaro o comunque non lineare, ma che ebbero il controllo di Roma e della maggior parte dei territori dell’impero, si considerano perciò legittimi, dal 235 d.C al 284 d.C.: Massimino il Trace, Gordiano I, Gordiano II, Balbino, Pupieno, Gordiano III, Filippo l’Arabo, Decio, Treboniano Gallo, Emiliano, Valeriano, Gallieno, Claudio il Gotico, Quintillo, Aureliano, Tacito, Floriano, Probo, Caro, Carino, Numeriano. I restanti imperatori testimoniati per questa epoca, molti dei quali sono noti unicamente da fonti numismatiche, che regnarono nel Regno delle Gallie, nel Regno di Palmira, oppure, in momenti diversi, in varie zone perlopiù circoscritte dell’impero, sono considerati usurpatori.

Usurpatori dell'Impero Romano, moneta dell'usurpatore Prisco Attalo
Usurpatori dell’Impero Romano, moneta dell’usurpatore Prisco Attalo

Usurpatori dell’Impero Romano:

I Secolo:

Lucio Arrunzio Camillo Scriboniano nel 42 d.C., contro Claudio, Lucio Antonio Saturnino nell’89 d.C., contro Domiziano.

II Secolo:

Avidio Cassio, ucciso dalle proprie truppe nel 175 d.C., contro Marco Aurelio.

Pescennio Nigro (193-194 d.C.) e Clodio Albino (196-197 d.C.) contro Settimio Severo.

III Secolo:

Gellio Massimo e Vero, giustiziati in Siria nel 219 d.C., contro Eliogabalo.

Seio Sallustio nel 227 d.C., contro Alessandro Severo, di cui era suocero, e Taurino in Oriente contro lo stesso Imperatore.

Magno e Quartino nel 235 d.C., contro Massimino il Trace.

Sabiniano, in Africa nel 240 d.C., contro Gordiano III.

Nel 248 d.C., Iotapiano in oriente e Pacaziano sul Danubio, entrambi uccisi dai propri soldati contro Filippo l’Arabo.

Tito Giulio Prisco in oriente e Giulio Valente Liciniano a Roma, poi giustiziato tra il 249 e il 252 d.C., contro Decio.

Contro Valeriano e Gallieno tra il 253 e il 268 d.C.,: Ingenuo in Pannonia, poi morto suicida, Macriano maggiore, Macriano minore e Quieto in oriente, tutti uccisi dai propri soldati, Regaliano, ancora in Pannonia, ucciso dalle proprie truppe, Postumo, in Gallia, Ballista in oriente nel 261 d.C., e poi ancora Pisone in Acaia, Valente, Memore in Egitto, Celso, Saturnino, Marco Aurelio Mario in Gallia nel 268 d.C..

Censorino nel 269 d.C., contro Claudio il Gotico,

Contro l’Imperatore Aureliano si contrapposero: Domiziano II nel 270 d.C., in Gallia, Vittorino nel 271 d.C., Tetrico in Gallia tra il 271 e il 274 d.C., Felicissimo a Roma nel 271 d.C., Settimio nel 271 d.C., in Dalmazia, la regina Zenobia del regno di Palmira che assunse il titolo di “Augusta”, Firmo in Egitto nel 273 d.C., Faustino nel 274 d.C., in Gallia.

Nel 280 d.C., Bonoso, Proculo e Giulio Saturnino contro Marco Aurelio Probo.

Tra il 283 e il 285 d.C., Giuliano contro l’Imperatore Carino.

Contro l’Imperatore Diocleziano: Tra il 286 e il 293 d.C., Carausio in Britannia, tra il 293 e il 296 d.C., Aletto sempre in Britannia, Lucio Domizio Domiziano nel 297 d.C., in Egitto.

Usurpatori dell'Impero Romano, moneta dell'usurpatore Giovino
Usurpatori dell’Impero Romano, moneta dell’usurpatore Giovino

IV Secolo:

Lucio Domizio Alessandro tra il 308 e il 311 d.C. contro l’Imperatore Massenzio, Colocareus  nel 334 d.C., giustiziato a Cipro, contro l’Imperatore Costantino.

Contro Costanzo II: tra il 350 e il 353 d.C. Magnenzio e Decenzio in Occidente, Vetranione in Illiria e Nepoziano a Roma, poi giustiziato,  in contrapposizione allo stesso Magnenzio nel 350 d.C., Claudio Silvano nel 355 d.C..

In contrapposizione all’Imperatore Valente: Procopio a Costantinopoli tra il 365 e il 366 d.C., Marcello nella colonia greca di Calcedonia nel 366 d.C.,

Firmo tra il 372 e il 375 d.C., suicida in Africa contro Valentiniano I.

Contro Teodosio I: Magno Massimo e Flavio Vittore in occidente tra il 384 e il 388 d.C., sempre in occidente Flavio Eugenio tra il 392 e il 394 d.C..

V Secolo:

In contrapposizione a Flavio Onorio: Marco tra il 406 e il 407 d.C., in Britannia, ucciso poi dai propri soldati, Graziano nel 407 d.C., anch’egli ucciso dalle proprie truppe in Britannia, Costantino III dal 407 al 411 d.C., giustiziato, Costante II in Europa occidentale tra il 408 e il 411 d.C., Prisco Attalo a Roma, a più riprese tra il 409 e il 415 d.C., Massimo dal 420 al 422 d.C., in Spagna, poi giustiziato, Giovino e Sebastiano in Gallia tra il 411 e il 413 d.C., entrambi giustiziati, Eracliano in Africa nel 412 d.C..

Tra il 423 e il 425 d.C., in occidente, Giovanni Primicerio in contrapposizione a Valentiniano III.

Nel 470 d.C., Romano contro l’Imperatore Antemio.

 

 

 

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