Villa Adriana

Creata e voluta dallo stesso imperatore, Villa Adriana, divenne il luogo di ritiro del sovrano, specialmente negli ultimi anni del suo regno, quando Adriano riusciva a convivere sempre meno con il caos della città, la promiscuità, e tutti gli intrighi che la animavano. Ancora di più mal sopportava risiedere sul Palatino, in un palazzo creato dai suoi predecessori, ragion per cui intraprese lunghi viaggi attraverso l’impero anche allo scopo di respirare il meno possibile l’atmosfera che si viveva a Roma in quel periodo. Villa Adriana divenne quindi la più ampia e ricca villa romana dell’epoca dalla quale Adriano amava governare, senza recarsi in città. Ispirata in parte alla sontuosa Domus Aurea di Nerone, la villa venne costruita dagli architetti Severo e Celere, ma pare che il progetto originale fosse dello stesso Adriano, il quale nutriva una forte passione proprio per l’architettura. La costruzione della villa iniziò l’anno successivo all’ascesa al potere di Adriano e i lavori per terminarla accompagnarono il suo regno praticamente per il resto della sua vita, amante della bellezza, Adriano progettò personalmente, non solo il complesso principale della villa, ma anche  tutte le altre costruzioni che la completarono.

Villa Adriana
Villa Adriana

VILLA ADRIANA, DESCRIZIONE DEL COMPLESSO:

Costruita sui colli a sud dell’odierna Tivoli, Villa Adriana è un immenso complesso formato da palestre, terme, teatri e portici, che in antichità rappresentavano in proporzione tutti gli edifici che avevano colpito l’imperatore durante i suoi lunghi viaggi attraverso tutto l’impero. Ecco quindi che trovarono posto l’Accademia, il Pecile di Atene, il Liceo e il celebre Canopo sul delta del Nilo. La villa voluta da Adriano si trovava a circa 17 miglia da Roma, ed era composta da almeno 30 strutture, sviluppate su di una superficie di 1 km quadrato, sul quale, va detto, resta ancora oggi molto da scavare e da scoprire. Oltre agli edifici più celebri già citati, trovavano spazio anche biblioteche, templi e abitazioni per schiavi e pretoriani, tutti costruiti in stili diversi, ma in prevalenza  greci ed egizi.

IL TEATRO GRECO:

Come i teatri greci, anche quello presente all’interno di Villa Adriana, era di forma semicircolare, con una cavea divisa in due settori, e una sola gradinata centrale, da alcuni disegni del Piranesi, risalenti al 1700, si intuisce una piccola costruzione rettangolare sulla sua sommità,  probabilmente un tempietto. Ai musei vaticani sono oggi conservati due busti scultorei rappresentanti la commedia teatrale, molto probabilmente prelevati proprio dal teatro della villa, di cui oggi rimane la parte inferiore e alcune gradinate.

LA TORRE DI ROCCABRUNA:

Di questo edificio rimane solo il basamento e la facciata con due grandi nicchie semicircolari, all’interno una sala ottagonale in cui i marmi policromi formavano sul pavimento alcuni disegni di forma circolare, era sormontata da una cupola. La torre pare si sviluppasse su almeno tre piani, ai quali si accedeva dall’esterno mediante una rampa, dei piani superiori non c’è traccia, così come non esiste certezza sulla sua reale funzione, probabilmente niente più che un punto panoramico, con una forma che però ricordava molto chiaramente un faro, forse visto da Adriano durante i suoi viaggi, e perciò da lui stesso progettato.

IL TEATRO MARITTIMO:

Il teatro marittimo fu una delle prime strutture innalzate all’interno del complesso, e fu presumibilmente la prima residenza provvisoria di Adriano, la piccola isoletta posta al centro dell’edificio, circondata da un canale, era occupata da una piccola villetta disposta su più ambienti con una piccola fontana centrale, questa piccola struttura, separata dalle acque dal resto della villa, costituiva un piccolo rifugio privato dell’imperatore. Iniziato nel 118 d.C., il teatro marittimo venne edificato su di un solo piano, molto diverso da un tipico teatro romano, e di cui resta oggi la soglia dell’atrio, alcune colonne e resti di alcuni mosaici pavimentali. L’isolotto centrale del diametro di 45 metri, non prevedeva alcun ponte in muratura per un eventuale collegamento con il mondo esterno, bensì due ponti levatoi in legno, azionabili solo dall’isolotto mediante alcune ruote metalliche di cui ancora oggi si scorgono le guide sulle quali giravano. Come detto in precedenza, si trattava con ogni probabilità del rifugio più intimo e privato dove Adriano amava di tanto in tanto, isolarsi.

Villa Adriana, il teatro marittimo oggi
Villa Adriana, il teatro marittimo oggi

LA PIAZZA D’ORO E IL PERISITILIO DEL PALAZZO:

La grande piazza, di forma quasi quadrata, misurava 51 metri per 60, e veniva chiamata piazza d’oro per i pregiatissimi materiali con la quale era costruita e circondata, non che per le originali strutture architettoniche, celebrate anche dagli studiosi di epoche successive. A questo spiazzo si accedeva da un vestibolo ottagonale, sormontato da una cupola, a sua volta sorretta da otto colonne, proprio in questi ambienti sono conservati alcuni fra i pavimenti mosaicati più affascinanti di tutta la villa. Il peristilio, esteso verso  il nucleo centrale del palazzo, rappresentava il secondo fra i tre grandi cortili porticati che si apriva sull’ampio complesso imperiale, su di esso si affaccia una grande sala a tre navate, con pavimenti mosaicati, con cinque quadri policromi, ormai non più presenti, perchè esposti altrove.

LE PICCOLE E LE GRANDI TERME:

Meglio conservate e probabilmente destinate alle donne, il complesso termale più piccolo era posto a sud est rispetto al Pecile. Adriano in effetti volle dividere i suoi impianti termali fra i due sessi, ma non è stata rinvenuta alcuna prova che questo complesso termale fosse davvero destrinato alle donne. Questa struttura presentava per l’epoca particolari soluzioni innovative, come ad esempio la sala ottagonale per il tepidarium, oppure la piscina dai lati più corti, absidati e finacheggiati da gradinate in marmo. Le grandi terme, di dimensioni nettamente superiori, si sviluppavano con la classica successione degli ambienti termali, che nel caso specifico venivano percorsi al contrario, troviamo quindi subito il frigidarium, il tepidarium, il calidarium per i bagni caldi, i sudatoria che potevano essere equiparate alle nostre saune, ed infine gli unctuaria dove ci si ungeva e ci si profumava con tutti gli oli e le essenze del caso.

IL CANOPO:

Ispirato al canale navigabile egiziano lungo 20 km, che univa Alessandria all’antica città di Canapa, il canopo era in realtà uno specchio d’acqua lungo 120 metri e largo 19. L’imperatore Adriano era molto legato a questo luogo in quanto gli ricordava il tratto navigabile nel quale il suo favorito, Antinoo, era annegato alcuni anni prima. Sul fondo del canopo, un meraviglioso ninfeo semicircolare con gradini di marmo e statue completava questa preziosa struttura. La parte rivolta ad est era inquadrata da un doppio colonnato, mentre ad ovest, un solo ordine di colonne era impreziosito dalla presenza di 4 statue a copia delle cariatidi dell’Eretteo di Atene, e due Sileni con un canestro sulla testa. Il lato nord era poi arricchito dalla presenza di altre sculture, rappresentanti, Atena, Ares ed Hermes, e di due amazzoni ferite, copie di Fidia e Prassitele.

Villa Adriana, il Canopo

Villa Adriana, il Canopo
Villa Adriana, il Canopo

Dopo la morte di Adriano, avvenuta nel 138 d.C., la villa continuò a far parte dei beni imperiali, come ampiamente riportato dai bolli laterizi, risalenti a restauri avvenuti nel III secolo d.C., ma venne lentamente e inesorabilmente abbandonata e lasciata alle incurie del tempo, tanto che in epoca medievale venne ridotta a terreno agricolo, mentre i suoi marmi e  i suoi mosaici vennero reimpiegati per costruire le abitazioni sulle quali oggi sorge la moderna Tivoli. Solo in epoca rinascimentale Villa Adriana venne riscoperta, per merito di alcuni umanisti, papi e alcuni nobili, ma l’interesse della chiesa fu più che altro di tipo predatorio, finalizzato alla ricerca di statue e marmi  da poter prelevare in grandi quantità, per poter abbellire la famosa villa d’Este di Tivoli ed altre strutture a Roma

Credits to:

https://www.romanoimpero.com/2012/05/villa-adriana.html

 

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