Regioni dell’Italia Augustea

Per regioni dell’Italia augustea si intendono gli 11 territori in cui fu divisa la penisola italica dall’imperatore Ottaviano Augusto all’incirca nel 7 d.C.
Negli anni della Repubblica, l’Italia si presentava come una federazione di territori comprendenti diversi status amministrativi: le città erano suddivise in municipia, aventi una certa indipendenza e autonomia politico-amministrativa, e in coloniae, città di nuova fondazione che i romani avevano creato allo scopo di adattare una regione poco abitata oppure come avamposto militare per controllare un territorio di frontiera politicamente e militarmente instabile.
Le colonie a loro volta si distinguevano tra quelle di diritto latino e quelle di diritto romano (colonia civium romanorum), le prime erano costituite da cittadini romani che si trasferivano in queste colonie perdendo la cittadinanza e acquisendo un’autonomia amministrativa locale, le seconde invece erano costituite da romani che mantenevano la propria cittadinanza.
Successivamente alla guerra sociale, venne concessa la cittadinanza romana a tutti gli abitanti della penisola italica col criterio dello “ius soli”, già alla fine del periodo repubblicano l’Italia era unita sotto un solo regime giuridico.
Con l’inizio dell’età imperiale Augusto tentò di riorganizzare le città della penisola in base a criteri etnici, linguistici e geografici, Plinio il vecchio nella sua Naturalis Historia, ci racconta che Augusto riorganizzò l’Italia suddividendola nelle seguenti regioni:
Regio I Latium et Campania,
Regio II Apulia et Calabria
Regio III Lucania et Bruttii
Regio IV Samnium
Regio V Picenum
Regio VI Umbria et ager Gallicus
Regio VII Etruria
Regio VIII Aemilia
Regio IX Liguria
Regio X Venetia et Histria
Regio XI Transpadana.

Divisione dell'Italia ai tempi di Augusto e alcune delle principali città.
Divisione dell’Italia ai tempi di Augusto e alcune delle principali città.

La penisola italica fu senza dubbio privilegiata da Augusto e dai suoi successori che costruirono una capillare rete stradale e abbellirono le varie città dotandole di numerose strutture pubbliche come ad esempio Fori, Terme e Teatri.
La conseguenza che portò tale sviluppo fu una rapida crescita di tutte le attività legate in particolar modo all’ agricoltura e all’ artigianato, permettendo così una vasta esportazione di beni verso le altre province dell’Impero.
Durante il suo principato, Ottaviano Augusto, censì la popolazione italica in almeno tre circostanze, la prima avvenne nel 28 a.C., la seconda nel 8 a.C., e la terza occasione avvenne nel 14 d.C., poco prima della sua morte. Ebbene l’Italia al primo di questi censimenti contava su una popolazione maschile di poco superiore ai quattro milioni, nella seconda occasione l’incremento fu di circa 200.000 unità, mentre nel terzo caso i cittadini maschi rasentavano i cinque milioni.Facendo un calcolo approssimativo, contando anche le donne i bambini e gli schiavi, si può ragionevolmente pensare che la popolazione totale dell’Italia del primo secolo d.C., contasse su circa quindici milioni di abitanti.

2 Risposte a “Regioni dell’Italia Augustea”

  1. Salve,

    Volevo complimentarmi per l’articolo, che peraltro riporta una cartina dell’Italia augustea da me modificata su Wiki Commons lo scorso anno (sono utente registrato su Wikipedia, sotto il nome di Marco Riggi Nettunense). Vorrei suggerire di aggiungere la città di Pons Drusi (Bolzano), che risulta integrata nella Regio X Venetia et Histria.

    Fonte:

    http://www.iisbachelet.it/ipercostantino/roma/roma1.htm

    Cordialmente

    Marco Riggi

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