Il Centurione

Il Centurione
Il Centurione
Paragonabile ad un odierno ufficiale di grado intermedio, il Centurione era uno degli elementi della catena di comando dell’esercito romano. Ogni Centurione comandava l’unità di base della legione romana, ovvero la cosiddetta Centuria, un gruppo di uomini che poteva variare solitamente dalle 80 alle 100 unità, anche se ci sono notizie di Centurie composte da 160 uomini. Queste Centurie nello schieramento a battaglia venivano accoppiate due a due per favorire la formazione dei famosi manipoli, i due Centurioni a capo del manipolo venivano quindi chiamati ” prior e posterior”, non è oggi ancora chiaro se a questo corrispondesse anche una precedenza nel comando, più probabilmente era riferito allo schieramento di fronte al nemico.

Il grado più elevato fra i centurioni di una legione era tenuto dal centurione del primo manipolo della prima coorte, che era detto “primus pilus”, il termine “pilus” nulla ha a che vedere con l’arma da lancio in dotazione ai legionari, il “pilum”. Il Centurione Primipilo, aveva la facoltà di accedere alle riunioni di guerra della legione, rendendolo così di fatto l’unico grado assimilabile al concetto moderno di ufficiale.
A differenza di quel che si può immaginare, il Centurione molto spesso non proveniva dalla gavetta militare, anzi in molte occasioni si trattava di giovani aristocratici raccomandati, senza la minima esperienza bellica, per i più facoltosi infatti, essere Centurione rappresentava il primo gradino della loro futura carriera politica. La particolare ed efficiente organizzazione militare romana, era in grado di sopperire alle eventuali mancanze di personaggi senza esperienza in campo militare, dotando loro di strumenti puramente teorici, che gli consentivano di debuttare e servire efficacemente in una legione addirittura come tribuno.
Tra i vari tipi di Centurione presenti possiamo menzionare ad esempio il “trecenario” di cui non si conosce esattamente il ruolo, ma che per lo più si ritiene correlato alla guardia pretoriana, citiamo inoltre il “decurione” equivalente al centurione, ma al comando di unità di cavalleria. Dopo la riforma attuata da Augusto avremmo potuto trovare anche il “centurio classiarius”, al comando di una nave e di cento marinai combattenti, esso era assimilabile ad un Centurione che operava sulla terra ferma, e poteva comandare una trireme.

Il Centurione
Il Centurione

Posizionati sempre nelle primissime file degli schieramenti, per dimostrare il proprio coraggio e dare impeto all’attacco dei propri soldati, i Centurioni si mantenevano sul lato destro del manipolo o della Coorte, in una posizione assai rischiosa durante la battaglia, non era insolito infatti, al termine di scontri particolarmente cruenti, che i Centurioni cadessero uccisi nella mischia.
Il Centurione si distingueva dagli altri soldati comuni da alcuni elementi caratteristici, uno in particolare: la cresta posta sul suo elmo era disposta trasversalmente, ossia da sinistra a destra, contrariamente ai normali soldati che potevano indossarla in senso longitudinale, affinché nella mischia della battaglia i suoi legionari lo potessero individuare più facilmente. Non di esclusivo uso dei Centurioni nell’abbigliamento da battaglia potevamo poi trovare schinieri, lorica squamata o musculata, calcei e pterugi. Un’altra particolarità che riguarda i centurioni sta nel fatto che in molti casi erano soliti portare il Gladio sulla sinistra anzichè sulla destra come usavano i comuni legionari, il che fa supporre che avrebbero potuti essere sprovvisti di scudo.
Particolarmente favorevole era per loro il trattamento economico, essi potevano aspirare ad avere uno “stipendium” tra le venti e le trenta volte superiore ad un normale legionario, potendo inoltre beneficiare di un proprio alloggio, oltre che essere esentato dal tributo della “vacatio munerum”, imposto ai legionari che volevano essere esentati da servizi particolarmente pesanti.
Sebbene la ferma militare (honesta missio) durasse 20 anni, è accertato che molti Centurioni rimasero in servizio anche 30 o 35 anni, vi è poi il caso di un tale Lucius Maximius Gaetulicus, rimasto in servizio per ben 57 anni, un vero record!

Con l’avvento di Costantino e della sua riforma all’interno dell’esercito, scomparvero le Coorti per lasciare spazio ad unità più piccole e manovrabili, anche il ruolo del Centurione venne meno, sostituito da un “centenarius” che negli eserciti tardo imperiali aveva pressapoco gli stessi compiti. La riforma di Costantino non toccò però tutte le unità; alcune legioni limitanee sembra infatti che abbiano mantenuto una organizzazione simile a quella classica e si hanno accenni di centurioni addirittura nelle legioni limitanee dell’Egitto bizantino dell’inizio del VII secolo.

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