Riforma monetaria di Augusto

Attuata fra il 23 e il 20 a.C., la riforma monetaria di Augusto venne attuata nel tentativo di mettere ordine alla produzione monetaria di Roma. In quel periodo le emissioni di moneta in città erano numerosissime, questo era in gran parte dovuto all’enorme bottino radunato dal primo Imperatore romano in Egitto e dallo sfruttamento delle miniere in terra di Spagna. Questi fattori contribuirono a creare un eccesso di moneta che costrinse l’autorità romana a tagliare i tassi di interesse e ad aumentare il valore delle proprietà terriere.

 

Riforma monetaria di Augusto.
Riforma monetaria di Augusto.

RIFORMA MONETARIA DI AUGUSTO,  IL CONTESTO STORICO:

Dopo la decisiva vittoria nella battaglia di Azio, dove Ottaviano Augusto sconfisse Marco Antonio e Cleopatra, Roma annesse ai suoi territori il ricchissimo Egitto, divenendo di fatto padrona sull’intero mar Mediterraneo. Lo stesso Ottaviano, non avendo all’epoca nessun titolo imperiale per governare, guidò gli ultimi anni di Repubblica forte della lealtà degli eserciti, e di un vasto consenso che gli garantiva una sorta di “tribunicia potestats” ininterrotta, il che gli consentì e gli conferì quell’autorità che permise in quel frangente a Roma di acquisire quel ruolo di città leader, non solo in occidente, ma anche e soprattutto sui ricchi territori orientali.

E’ con questa autorità che Ottaviano Augusto prese senza perdere tempo a riorganizzare e a riordinare ogni settore dello Stato romano, a partire dal sistema finanziario.

Per prima cosa assegnò un salario e una gratifica di congedo a tutti i soldati dell’esercito imperiale, sia che fossero legionari o  che fossero ausiliari, attribuì poi un salario  per tutti i rappresentanti del senato, per poi estenderlo gradualmente anche alle magistrature ordinarie. Costituì il “Fiscus Caesaris” che in pratica era la cassa personale dell’Imperatore, che venne affiancato al vecchio aerarium, che rimase la principale cassa dello stato. Ottaviano Augusto fu autorizzato ad amministrare anche l’Aerarium  per impiegare le somme necessarie per tutte le funzioni amministrative e militari. In questo modo il nuovo futuro Imperatore di Roma poteva dirigere la politica economica di tutto l’impero e assicurarsi che le risorse fossero equamente distribuite in modo che le nuove popolazioni sottomesse potessero considerare il governo di Roma una benedizione,  e non una condanna. Creò infine un “aerarium militare”  per i compensi da dare ai soldati veterani.

Augusto debellò in modo definitivo la pirateria, assicurando sia le frontiere marittime che quelle delle province più interne, rilanciando così l’economia e lo sviluppo del commercio in tutto il Mediterraneo, e instaurando la celebre “Pax Romana”  che comprendeva anche la costruzione di una fitta rete stradale,  nuovi porti commerciali e nuove attrezzature portuali come moli, banchine, fari, finanziando inoltre  l’escavazione di canali e nuove esplorazioni in terre lontane come l’Etiopia e  la penisola arabica.

Per fare tutto ciò erano però necessari strumenti finanziari adeguati, che lo stesso Augusto decise di riformare tra il 23 ed il 15 a.C., fissando i cambi tra la moneta aurea  a 25 denari d’argento e a 100 sesterzi di rame, cosa che restò praticamente immutata per i due secoli successivi.

 

Riforma monetaria di Augusto.
Riforma monetaria di Augusto.

RIFORMA MONETARIA DI AUGUSTO, LE PRINCIPALI NOVITA’:

Fine delle emissioni d’emergenza, battute da zecche mobili al seguito dei vari generali, come era avvenuto in passato durante il periodo delle guerre civili.

Sostituzione del sesterzio corrente, d’argento e di poco peso,  con un sesterzio di oricalco di forma più  grande, peraltro ottimo veicolo di propaganda, e più usuale nei conteggi.

Ripristino della carica dei Triumviri monetali.

La definitiva presenza del ritratto di una persona viva come immagine sulle monete.

La riforma monetaria di Augusto così concepita garantì una migliore e più stabile produzione di monete, aprendosi anche a nuovi commerci grazie ad un maggiore e continuo utilizzo  di monete in bronzo.

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