Non è stato ancora completamente chiarito se l’arte Flavia si mosse spinta da una nuova ispirazione a se stante, oppure se invece facesse semplicemente riferimento, alle esperienze di altre città ellenistiche, come ad esempio quelle dell’Asia Minore.
Dopo il grande e disastroso incendio del 64 d.C., si rese necessaria a Roma, una ricostruzione della città mediante criteri totalmente innovativi per l’epoca. Vennero così aperte nuove piazze, le strade divennero sempre più ampie e fiancheggiate da portici e le abitazioni vennero ricostruite con un’altezza più limitata. Con l’individuazione di nuovi punti strategici nel secolo immediatamente precedente, come la zona dei Fori imperiali, o di Campo Marzio, durante l’epoca flavia, in particolare sotto Domiziano, si intraprese la monumentalizzazione anche del colle Palatino, già primo nucleo arcaico di Roma, e già area di residenze patrizie repubblicane e destinato, infine, a divenire la zona per le residenze degli imperatori.
Su questo colle avevano già avuto le loro abitazioni Augusto e la moglie Livia, la cui domus rinvenuta custodisce un tesoro di pregevolissime pitture, Tiberio Caligola e Nerone. Il palazzo più monumentale venne però fatto costruire da Domiziano, in particolare sotto l’impulso del proprio architetto Rabirus, egli edificò una costruzione ad almeno tre livelli della quale ci restano ancora oggi grandiose rovine. Un primo piano era edificato sul colle mentre gli altri due erano situati sulle sue pendici. La domus Flavia era così articolata in quattro parti, ovvero una zona di rappresentanza e per le funzioni ufficiali, la domus Augustana, residenza privata imperiale, lo stadio e le terme.
Lo sviluppo architettonico nell’età flavia ebbe un’importanza fondamentale per la messa in opera di tecniche nuove, capaci di portare a un ulteriore sviluppo. Già ai tempi di Nerone vennero sperimentate nuove soluzioni di ispirazione orientale, come ad esempio la celebre sala ottagonale della Domus Aurea, ma è soprattutto in questo periodo che si diffondono l’uso della cupola semisferica applicata nella Domus Aurea e nel ninfeo di Domiziano a Albano Laziale, e lo sviluppo delle volte a crociera applicate con grande successo per la costruzione del Colosseo.