LA COLONNA TRAIANA, LA STORIA:
Il monumento fu innalzato nel 113 d.C., per opera di Apollodoro di Damasco, e fu progettato con un lungo fregio a forma di spirale che si avvolgeva lungo tutto la colonna dal basso verso l’alto. Su tutta la struttura viene raccontata la campagna di Dacia (101-106 d.C.), guidata dall’Imperatore Traiano, che portò alla conquista di quei territori, formando così una nuova provincia di un impero romano che si avviava alla sua massima espansione. Il racconto dei fatti, scolpiti sulla colonna seguono probabilmente i “commentarii” scritti dallo stesso Traiano, e andati sfortunatamente perduti. Dalle iscrizioni rinvenute sui “Fasti Ostienses” sappiamo anche il giorno esatto in cui venne inaugurata la struttura, e cioè il 12 maggio. La colonna celebrava quindi le imprese di Traiano, innalzandolo fra i più grandi generali di Roma, ma non solo, dopo la sua morte sarebbe dovuta fungere come mausoleo, dove deporre le sue ceneri. Nonostante la rovina che colpì tutti gli edifici circostanti, nel corso dei secoli, la colonna rimase sempre al suo posto, tant’è che un documento del 1162 ne proibiva tassativamente ogni danneggiamento, a significare la grande importanza che da sempre le veniva riconosciuta. Sempre in epoca medievale, e in particolare nel 1032, venne costruita ai piedi del monumento una piccola chiesa, chiamata San Niccolò de Columna, abbattuta poi nel 1546 in occasione dell’entrata in Roma di Carlo V, successivamente venne fatto uno spazio ulteriore attorno alla colonna, eliminando tutta una serie di abitazioni private che si elevavano nella zona. Nel 1587 sotto il pontificato di Sisto V, per opera dell’architetto, Domenico Fontana, venne posta sulla sommità una statua in bronzo raffigurante San Pietro, che possiamo ancora oggi ammirare, sostituendo quella originale che raffigurava l’imperatore.
LA COLONNA TRAIANA, DESCRIZIONE:
La colonna traiana venne innalzata per 100 piedi romani, equivalenti a poco meno di 30 metri, ma poco meno di 40 se si considera anche il basamento, e la statua posta sulla sommità. Costituita da 18 massicci blocchi di marmo di Carrara, ciscuno dei quali pesanti circa 40 tonnellate, ha un diametro di 3,83 metri. Il basamento della colonna è ornato su tre lati da cataste di armi a bassorilievo, mentre sul lato che affacciava sulla Basilica Ulpia è presente un’epigrafe in caratteri romani sorretta da vittorie, che commemorava l’offerta della colonna da parte del Senato e del popolo romano. Al di sotto di questa epigrafe è collocata la piccola porta d’ingresso che conduce alla cella interna del basamento, dove anticamente vennero deposte le ceneri di Traiano e di sua moglie Plotina, e dove oggi inizia una scala a chiocciola formata da 185 scalini che portano alla sommità della struttura. In epoche successive, per illuminare la scalinata, vennero, ad intervalli regolari, aperte alcune feritoie.
IL FREGIO:
Se ipoteticamente si potesse srotolare il fregio che avvolge la colonna per ben 23 volte, esso sarebbe lungo almeno 200 metri, e reca circa 100-150 scene, a seconda di come vengono intervallate, animate da almeno 2.500 figure, mentre l’altezza dello stesso va da 0,89 cm, nel punto più basso della colonna, fino ad arrivare a 1,25 metri nel punto più alto. Il rilievo può essere suddiviso in 114 riquadri, nei quali vengono illustrati gli eventi che caratterizzarono la prima campagna di Dacia degli anni 101-102 d.C., e della seconda degli anni 105-106 d.C.. Seguendo la tradizione della pittura trionfale, nel lungo fregio non solo vengono rappresentate le fasi salienti delle battaglie, ma fra di esse sono intervallate altre scene che riguardano marce e trasferimenti, costruzione degli accampamenti, oppure altri significativi avvenimenti politici come ambascerie, adlocutio, sottomissione di nemici o sacrifici augurali. A queste si affiancano poi altre scene più progandistiche come le torture dei prigionieri romani per opera dei Daci, il discorso del loro Re, Decebalo, la presentazione a Traiano della testa recisa del Re nemico, e la sottrazione del tesoro reale. Non mancano poi altri riferimenti più temporali, come ad esempio la mietitura del grano, per chiarire maggiormente a chi ammira il fregio, un contesto più dettagliato sul preciso momento in cui si svolgeva quell’azione. La figura dell’imperatore sulla colonna è riportata in circa 60 occasioni, nelle quali vediamo Traiano alla testa delle sue truppe con il mantello gonfiato dal vento, oppure mentre sovraintende alla costruzione degli accampamenti, mentre arringa i suoi soldati, oppure ancora mentre assiste alle esecuzioni dei prigionieri.
ELENCO DELLE SCENE DEL FREGIO:
- Fortificazioni romane lungo il Danubio
- Fortificazioni romane lungo il Danubio
- Fortificazioni romane lungo il Danubio
- L’esercito romano passa il Danubio su un ponte di barche
- L’esercito romano passa il Danubio su un ponte di barche
- Il primo consiglio di guerra dell’imperatore
- Sacrificio (lustratio) di inaugurazione dell’accampamento
- Discorso di Traiano alle truppe (Adlocutio)
- Costruzione di un accampamento
- Traiano sorveglia la costruzione di un accampamento, accanto al quale ne sorge un altro
- Soldati abbattono gli alberi per la costruzione di un altro accampamento
- Soldati abbattono gli alberi per la costruzione di un altro accampamento
- Una spia nemica è condotta all’imperatore; i soldati costruiscono un ponte e un fortino
- Cavalieri pronti a partire davanti all’accampamento
- Cavalleria e fanteria pronte a mettersi in marcia
- Marcia dell’esercito attraverso un bosco
- Primo combattimento coi Daci
- Primo combattimento coi Daci
- I Romani incendiano un abitato dei Daci, che inseguiti fuggono al di là del fiume
- Due ambascerie dei Daci a Traiano
- Traiano con un gruppo di donne prigioniere
- Cavalieri Daci affogano nella traversata di un fiume; attacco dei Daci a un campo romano
- Attacco dei Daci a un campo romano (Fine della prima campagna)
- I Romani preparano una spedizione in una città sul Danubio; trasporto delle barche degli approvvigionamenti
- Imbarco dell’imperatore
- L’imperatore, alla testa della cavalleria, carica i catafratti nemici
- Stessa scena
- Seguito della battaglia: sottomissione dei vecchi, delle donne e dei bambini
- Costruzione di un accampamento alla presenza dell’imperatore; supplizio dei prigionieri nemici; cura dei feriti romani
- Partenza dell’esercito e nuova battaglia
- Fuga dei Daci
- Discorso dell’imperatore ai soldati; Daci prigionieri in una fortezza
- Omaggio dei soldati all’imperatore; prigionieri romani torturati da donne; sottomissione dei capi barbari a Traiano (Fine della seconda campagna)
- L’esercito passa il Danubio
- Traiano e un gruppo di soldati davanti a un accampamento
- Scena con l’imperatore e i soldati
- Lustrazione dell’accampamento
- Discorso di Traiano ai soldati
- L’esercito avanza in una foresta di fortificazioni nemiche
- L’imperatore passa un fiume su un ponte; incendio delle fortificazioni nemiche
- Costruzione di un accampamento; sottomissione di un capo barbaro
- Le salmerie avanzano verso un accampamento
- L’imperatore assiste a un assalto della cavalleria numidica
- Fuga dei Daci in una foresta
- Costruzione di un accampamento; sottomissione di capi daci a Traiano
- Battaglia davanti alle fortificazioni romane
- I Daci abbattono alberi per costruire fortificazioni
- I Romani costruiscono un accampamento
- I Daci respinti nel loro accampamento fortificato
- Attacco dei Romani con la testuggine
- Traiano riceve le teste di due capi daci
- Nuova battaglia
- Traiano sorveglia la costruzione di un accampamento
- Sottomissione a Traiano del re Decebalo e degli altri capi daci
- Sottomissione a Traiano del re Decebalo e degli altri capi daci
- I Daci distruggono le loro fortificazioni.
- Partenza di donne vecchi e bambini con gli armamenti; discorso finale di Traiano alle truppe
- La Vittoria che scrive su uno scudo tra due trofei e indica la fine della prima guerra dacica (centro del fregio)
- Partenza delle navi da Ancona (o dal porto di Classe) per la seconda guerra dacica
- Arrivo in un porto
- Ingresso trionfale dell’imperatore
- Ingresso trionfale dell’imperatore
- Sacrificio solenne
- Arrivo in un’altra città e sacrificio solenne
- Sbarco (sulla costa dalmata?)
- Sbarco
- Sottomissione di una città
- Sacrificio solenne su sei altari
- Abbattimento di alberi per costruire un accampamento
- I Daci si rifugiano in una fortezza
- Attacco dei Daci a una fortezza romana e loro sconfitta
- Nuovo attacco dei Daci
- Arrivo di Traiano alla testa della cavalleria
- Sacrificio dell’imperatore al grande ponte sul Danubio, costruito da Apollodoro di Damasco
- Traiano riceve la sottomissione di capi barbari in una città romana (con anfiteatro)
- Inizio della quinta campagna
- Inizio della quinta campagna
- Sacrificio di lustrazione del campo
- Discorso alle truppe
- Partenza dell’esercito
- Arrivo in un accampamento fortificato
- I soldati escono a approvvigionarsi
- I soldati escono a approvvigionarsi
- Animata discussione tra Daci in una fortezza
- Battaglia
- Attacco con scale alla capitale dei Daci Sarmizegetusa
- Consiglio di guerra dell’imperatore
- Continuo dell’attacco con macchine da guerra
- Continuo dell’attacco con macchine da guerra
- I Romani costruiscono palizzate in legno
- Ambasceria di un capo dace a Traiano
- I Daci incendiano Sarmizegetusa per non consegnarla ai Romani
- Suicidio col veleno dei capi daci
- Fuga dei Daci
- Sottomissione dei Daci a Traiano
- I Romani occupano Sarmizegetusa
- I Romani occupano Sarmizegetusa
- Costruzione di un accampamento
- Sottomissione dei capi daci a Traiano
- Traversata di un fiume
- Attacco dei Daci comandati da Decebalo a un accampamento romano
- Fuga dei Daci sconfitti
- Discorso di Traiano ai soldati; il tesoro dei daci viene asportato su muli
- Fuga dei Daci e suicidio di alcuni capi
- Sottomissione dei Daci a Traiano
- La cavalleria romana insegue Decebalo e i suoi ultimi seguaci
- La cavalleria romana insegue Decebalo e i suoi ultimi seguaci
- Suicidio di Decebalo raggiunto dai Romani
- I figli di Decebalo catturati; la testa di Decebalo è portata nell’accampamento romano
- Altri Daci vengono catturati
- Presa dell’ultima fortezza dacica e assalto a una città
- La città viene incendiata
- Vecchi, donne e bambini, insieme agli armamenti, vengono deportati
- Bestiame.