Arcani e Antesignani

Gli Arcani e Antesignani erano due corpi speciali dell’esercito romano, armati alla leggera e addestrati ad agire al di fuori dello schieramento tradizionale, ma mentre i primi avevano un ruolo più vicino ad un odierno agente segreto, i secondi erano più inquadrati dei reparti di fanteria ed entravano in azione, prima che venissero impiegate le legioni.

Arcani e Antesignani
Arcani e Antesignani

arcani e antesignani, gli antesignani:

Gli Antesignani fecero la loro prima comparsa dopo la riforma di Gaio Mario, fra la fine del II secolo a.C.,  l’inizio del primo. Armati alla leggera avevano in dotazione solo alcuni giavellotti, un gladio e una semplice placca in bronzo a riparare il torace, l’equipaggiamento si completava poi con il classico elmo e un piccolo scudo ovale che garantiva gran libertà di movimento. Il loro compito principale era quello di proteggere la colonna di soldati durante un trasferimento, esplorare le zone limitrofe e rendere sicuro il percorso, ma potevano anche essere utilizzati in una regolare battaglia, per rispondere alle schermaglie lanciate dai primi disturbatori nemici, o per supportare la cavalleria in mancanza di ausiliari disponibili. L’organizzazione della legione romana cambiò a partire dalla fine del II secolo a.C., i manipoli di hastati, principes e triarii, fino ad allora esistenti, mantennero il nome ma mutarono nella quantità. Ogni manipolo era ora formato da 160 uomini andando a formare una coorte, una nuova e principale unità tattica che unita alla nuova centuria, formata da 80 legionari, forniva all’esercito una grande flessibilità al suo schieramento. In questo modo i soldati potevano essere schierati sul campo di battaglia su di una o più linee, a seconda dell’esigenza, inoltre una coorte era sufficientemente ampia da agire in modo indipendente dal corpo principale dell’esercito, potendo così adempiere anche a ordini secondari.

Dopo le guerre sociali, le popolazioni italiche alleate di Roma, i cosiddetti Socii, ricevettero la cittadinanza romana, potendo così arruolare i suoi uomini direttamente nelle legioni, anzichè servire come normali ausiliari, come avveniva in precedenza. Così la loro mancanza e l’eliminazione del corpo dei velites, aboliti dalla riforma di Gaio Mario, creavano un vuoto e una considerevole diminuzione degli effettivi a supporto del corpo centrale della fanteria, e proprio per questo motivo divenne comune da quel momento, arruolare direttamente dalle legioni, quei soldati che si erano particolarmente distinti per valore e coraggio, per farli diventare antesignani con compiti di supporto. Il termine antesignano è giunto fino ai nostri giorni nella lingua italiana, e in senso figurato, si intende una persona che prima di altri sostiene una teoria o un’idea innovativa.

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Le notizie a loro riguardo sono poche  e molto generiche, ma degli Arcani possiamo dire che facevano parte di un corpo paramilitare, e a differenza degli antesignani, agivano più di nascosto, una sorta di polizia segreta, come ci tramanda lo storico Ammiano Marcellino. Nelle sue storie infatti lo scrittore romano ci dice che nel 369 d.C.,  il comes Teodosio, padre del futuro sovrano Teodosio I, conducendo una vittoriosa campagna militare per la liberazione della Britannia dai barbari che vi erano dilagati, rimosse dai loro acquartieramenti gli Arcani, «genus hominum a veteribus institutum… paulatim prolapsos in vitia» (“categoria di uomini di antica istituzione che a poco a poco si erano corrotti”. Gli scritti di Ammiano ci lasciano supporre che questo corpo paramilitare fosse particolarmente utilizzato in Britannia, con il compito di “sparpagliarsi in tutte le direzioni per riferire poi ai nostri generali le voci riguardanti i popoli vicini”. Dagli stessi racconti di Ammiano, riguardo alle vicende legate all’Augusto, Costante, si evincono ulteriori informazioni riguardo a questo misterioso reparto, tuttavia i libri relativi sono andati tutti perduti.

Sebbene il nome Arcani appaia più che appropriato per questo corpo appartenente agli antichi servizi segreti, è frutto di pure congetture. Il nome corretto potrebbe essere Areanos, come trascritto su alcuni testi risalenti al XVI secolo, oppure nei codici vaticani 1873 e 2969. Tuttavia nel corso degli anni venne proprosta anche la rettifica in Angarianos e poi quella più moderna di Arcani, tutt’oggi accolta, interpretando vari errori di scrittura nei testi raccolti di epoca più antica.

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