Beneventum


Il Sannio fu fin dai tempi più antichi teatro di scontri armati tra le popolazioni locali e i romani, queste battaglie culminarono nelle guerre sannitiche, la prima delle quali, sancì la predominanza romana su tutto il Lazio, ma non sull’area sannitica. Durante la seconda guerra invece i romani ebbero la peggio, famoso infatti è l’episodio nel quale i sanniti, presi in trappola i soldati dell’Urbe, li costrinsero a passare sotto la loro selva di lance subendo ogni sorta di umiliazione, erano le Forche Caudine. Dopo questa vittoria eclatante i Sanniti presero coraggio, convincendo tutte le altre popolazioni vicine a sollevarsi contro Roma, dando così vita alla terza guerra sannitica. Questa volta però i romani, memori degli errori passati, passarono a fil di spada tutti gli alleati dei sanniti, costringendo gli stessi a scendere a patti nel 290 a.C., ed è proprio qui che comincia la storia di Beneventum, che all’epoca era chiamata Maleventum, i romani infatti durante la guerra si impossessarono della città, anche se l’anno in cui avvenne non è certo, Di sicuro Maleventum era sotto il dominio di Roma nel 275 a.C., quando Pirro, Re dell’Epiro, ne fece le spese proprio nei pressi di quell’insediamento che dopo la battaglia venne ribattezzato Beneventum.

Nel 268 a.C., Beneventum diventò definitivamente una colonia romana con i diritti delle città latine. Durante la seconda guerra contro Cartagine fu più volte utilizzata dai generali romani come postazione strategica, vista la sua vicinanza alla Campania, e la sua resistenza come fortezza. Nelle sue immediate vicinanze si ebbero due delle azioni più decisive di quella guerra: la battaglia di Benevento (214 a.C.), in cui il generale cartaginese Annone fu sconfitto da Tiberio Gracco; l’altra nel 212 a.C., quando l’accampamento cartaginese, in cui era accumulato una grande quantità di grano e altre provviste, fu assaltato e preso dal console romano Quinto Fulvio Flacco. E nonostante il suo territorio fosse stato più volte depredato dai Cartaginesi, Beneventum era una delle 18 colonie latine che nel 209 a.C. vollero immediatamente fornire la quota di uomini e denaro richiesta per continuare la guerra. Sul finire della Repubblica Romana si parlava di Beneventum come una delle città più fiorenti ed opulente d’Italia.

Il massimo splendore di questa città si ebbe durante il periodo imperiale, nel 42 a.C. infatti Lucio Munazio Planco per ordine di Augusto stabilì a Benevento una colonia per i veterani (si narra che a distribuire i lotti sia stato un rozzo centurione di nome Cafo, da cui la parola cafone). Il territorio della città fu molto ampliato, aggiungendovi quello di Caudium; una ulteriore colonia vi fu stabilita da Nerone. Nelle iscrizioni del regno di Settimio Severo, la città portava il titolo di Colonia Julia Augusta Concordia Felix Beneventum.
Certamente la città doveva la sua prosperità alla sua posizione favorevole lungo la via Appia, proprio alla congiunzione delle due diramazioni principali di quell’importante strada (una delle quali chiamata poi via Traiana). Sempre alla posizione favorevole le recava l’onore di ripetute visite degli imperatori, tra le quali sono ricordate in particolare quelle di Nerone, Traiano e Settimio Severo. Gli imperatori successivi attribuirono alla città altri territori ed eressero, e diedero il nome a svariati edifici pubblici.

Benevento, il ponte Leproso
Benevento, il ponte Leproso

Nella Benevento odierna possiamo ancora ammirare numerosi resti della Beneventum romana, percorrendo la Via Appia infatti entriamo in città transitando dal Ponte Leproso, costruito probabilmente dal censore Appio Claudio Cieco nel III secolo a.C., in occasione dell’apertura della via Appia, forse riutilizzando un precedente ponte dei Sanniti. Fu restaurato da Settimio Severo e dal figlio Caracalla nel 202.

Benevento, Arco di Traiano
Benevento, Arco di Traiano

in occasione dell’apertura della via Traiana, una variante della via Appia che accorciava il cammino tra Benevento e Brindisi, venne poi eretto il famoso Arco di Traiano giunto ai nostri giorni praticamente integro. L’arco, costruito tra il 114 e il 117 d.C., presenta una ricca decorazione scultorea sulle due facciate principali, con scene che si riferiscono alla pace e alle provvidenze verso i cittadini sul lato interno, rivolto verso la città, e alla guerra e alle provvidenze dell’imperatore Traiano verso le province sul lato esterno.

Benevento, il teatro romano
Benevento, il teatro romano

Nelle vicinanze del cardo maximus invece venne eretto Il teatro romano, costruito nel II secolo d.C. sotto l’imperatore Adriano. La struttura fu inaugurata nel 126 sotto lo stesso Imperatore
Un’iscrizione rinvenuta sul “pulpitum” ricorda l’istituzione da parte di Adriano della carica di curator per la costruzione dell’edificio. Un’altra base onoraria, rinvenuta verso la fine degli anni 30, dedicata dalla Colonia Beneventana a Caracalla, erede designato del padre Settimio Severo, con il titolo di Cesare,fa pensare a restauri o rifacimenti databili tra il 198 ed il 210.
Dopo la caduta dell’Impero romano d’occidente, le popolazioni barbariche irruppero in Italia, devastandone le terre ed occupando le principali città, che cadevano alla forza delle loro armi. Benevento non fece eccezione.

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