Il Complotto di Getulico

Probabilmente il complotto di Getulico, o presunto tale, prese forma nel 39 d.C., quando l’allora imperatore, Caligola, decise, forse per la prima volta durante il suo principato, di interessarsi di questioni militari che riguardavano la Germania Superiore.

Il Complotto di Getulico, ipotetica ricostruzione del volto di Caligola
Il Complotto di Getulico, ipotetica ricostruzione del volto di Caligola

IL COMPLOTTO DI GETULICO, CONTESTO STORICO:

Era la tarda estate del 39 d.C., quando l’imperatore Caligola decise di intraprendere un viaggio in Umbria, e più precisamente, per visitare Mèvania (odierna Bevagna), e i boschi e il fiume del Clitunno. Durante il tragitto però, non si sa bene quale fosse il motivo, decise di allungare decisamente il suo itinerario per spingersi fino in Germania per allestire una campagna militare contro le genti di quei luoghi. Caligola era molto legato a quelle terre, perchè era proprio lungo quei confini che era cresciuto, al seguito del padre, Germanico, e proprio in quegli anni si era guadagnato fra i soldati il suo soprannome di “piccola caliga”. Per questa sua missione l’imperatore fece richiamare da Roma addirittura la guardia pretoriana, che lo avrebbe raggiunto in Germania dopo settimane di marce forzate. Svetonio ci racconta nei particolari quei giorni concitati:

«Soltanto una volta si occupò di questioni militari e non di proposito. Si era spinto fino a Mevania, per vedere il bosco e il fiume del Clitunno, quando gli proposero di aumentare il numero delle guardie batave che aveva intorno a sé, allora stabilì immediatamente di fare una spedizione contro i Germani e non frappose alcun indugio. Raccolse da ogni parte legioni e truppe ausiliarie, fece eseguire ovunque rigorosissimi arruolamenti, fece ammassare vettovaglie d’ogni genere, come mai prima d’allora, quindi intraprese la spedizione e impose un ritmo di marcia così forzato e veloce che le coorti pretoriane furono costrette, contravvenendo alle usanze, a caricare le insegne sui muli e così seguire lui che invece procedeva indolentemente e comodamente, tanto da voler essere trasportato su una lettiga da otto portantini e da esigere che la plebe delle città più vicine al suo itinerario gli spazzasse e bagnasse la strada per evitare il polverone.»

Alcune fonti ci raccontano però che la campagna militare in Germania fu solo una copertura, perchè l’imperatore voleva sincerarsi personalmente della ventilata ipotesi di complotto che il governatore di quella regione, Gneo Cornelio Lentulo Getulico, stava segretamente tramando.

 IL GOVERNATORE GNEO CORNELIO LENTULO GETULICO:

Militare, politico e anche poeta, Lentulo Getulico era figlio del console dell’1 d.C.,  Cosso Lentulo. Quando questi ricoprì l’incarico di legato imperiale in Africa, sconfisse in battaglia la tribù dei Getuli, guadagnandosi così “l’agnomen” di Getulico, tramandandolo poi al figlio. Gneo Cornelio Lentulo Getulico, fu pretore nel 23 d.C., e console nel 26 d.C., insieme al collega Calvisio Sabino, dopo di che venne mandato in Germania Superiore, dove detenne il comando fino alla sua morte avvenuta nel 39 d.C.. In questi anni si distinse per il suo buon governo e per essere molto amato anche dai suoi soldati, il che gli permise di diventare un personaggio di una certa rilevanza, tant’è che la figlia venne promessa in sposa ad un figlio dell’allora potentissimo prefetto del pretorio, Elio Seiano. Getulico viene ricordato anche come poeta, sia da Svetonio che lo accuserà di aver mentito adulazione nei confronti di Caligola, che da Marziale, che addirittura lo annovera fra i poeti da prendere ad esempio. Nel 39 d.C., Getulico venne giustiziato da Caligola con l’accusa di aver tramato alle spalle dell’imperatore, anche se alcuni sospettano che dietro la sua esecuzione ci fosse solo la grande gelosia che il principe nutriva per lui a causa del grande affetto che i legionari provavano per lui.

Il Complotto di Getulico
Il Complotto di Getulico, busto di Caligola

Non che un’ ipotesi di complotto fosse campata per aria, anche perchè per Caligola il problema della successione era reale, non aveva eredi e i suoi unici congiunti erano le sorelle, tranne Lepido, rimasto vedovo e con poche possibilità, dopo la morte di Drusilla e dell’anziano Domizio Enobarbo, marito di Agrippina e padre del futuro imperatore Nerone, che all’epoca aveva solo due anni. Getulico governava la Germania da ormai dieci anni, inoltre il suo ex collega al consolato, non che suo cognato, Calvisio Sabino, governava la Pannonia e aveva a disposizione due legioni che avrebbero eventualmente potuto appoggiarlo. I dettagli di questa ipotetica congiura non sono noti, si sa soltanto che Caligola riuscì ad entrare in possesso di pugnali e di alcune lettere incriminate in cui si faceva cenno di complotti alle sue spalle, ma non sapremo mai se in queste righe si facesse veramente riferimento ad una congiura reale o fosse solo una scusa adottata dall’imperatore per eliminare un personaggio a lui scomodo, e famoso per aver tenuto testa all’imperatore Tiberio in persona in più di un’occasione.. Come primo provvedimento Caligola sollevò Getulico dal suo ruolo di governatore, dopo di che lo fece sommariamente processare e giustiziare tramite decapitazione, dopo aver chiesto il benestare dal Senato. Getulico venne giustiziato insieme a Lepido, mentre le sorelle Giulia e Agrippina vennero esiliate, per la gioia di Caligola, ormai senza scrupoli, che non desiderava altro che detenere il potere assoluto senza gli ostacoli dei vari suoi oppositori, famigliari compresi. Al termine di tutto ciò il Senato concesse all’imperatore una “ovatio”, una sorta di trionfo in tono minore, nonostante non avesse svolto in Germania nessuna attività militare di rilievo. La follia di Caligola emerse in diverse occasioni anche lungo il limes germanico, basta leggere ciò che ci racconta Svetonio:

“Un’altra volta, dopo aver fatto uscire degli ostaggi da una scuola elementare e averli fatti procedere di nascosto, abbandonando all’improvviso la tavola, li inseguì con la cavalleria come se fossero dei fuggiaschi e, dopo averli catturati, li ricondusse in catene.” 

Oppure ancora:

“Infine, come se volesse porre fine alla guerra, schierato l’esercito lungo le spiagge dell’Oceano e disposte le baliste e le macchine senza che alcuno sapesse o potesse avere idea di cosa intendesse fare, improvvisamente ordinò di raccogliere conchiglie e riempirne gli elmi e i mantelli, dicendo: «Sono le spoglie dell’Oceano che spettano al Campidoglio e al Palazzo.”

Al termine di tutto, una volta fatto ritorno a Roma, Caligola depositò i pugnali con cui avrebbe dovuto essere ucciso nel tempio di Marte Ultore. Due anni dopo, nel 41 d.C., un autentica congiura nei confronti dell’imperatore, sarebbe andata in porto, quando Caligola venne massacrato sotto al tunnel che collegava il Circo Massimo al Palatino, dai pugnali di alcuni pretoriani.

Credits to:

http://storieromane.altervista.org/caligola-e-il-complotto-di-getulico/

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