L’annessione di Cipro

L’annessione di Cipro, avvenne nel 58 a.C., e vale la pena ricordarla perchè a dispetto del solito, avvenne non attraverso una campagna militare, ma per mezzo di abili mosse diplomatiche che ora andiamo a raccontare.

L'annessione di Cipro, busto di Marco Porcio Catone
L’annessione di Cipro, busto di Marco Porcio Catone

l’annessione di cipro, contesto storico:

Tutto ebbe inizio nell’80 a.C., quando Tolomeo, figlio del Faraone d’Egitto, Tolomeo IX, venne nominato Re dell’isola di Cipro, mentre il fratello, Tolomeo XII, successe al padre come Re d’Egitto. L’isola di Cipro divenne così di fatto del tutto indipendente, mantenendo comunque forti legami con le terre d’origine del nuovo Re. Accadde poi che il nobile romano, Publio Clodio Pulcro, nel 67 a.C., durante un viaggio verso la Cilicia, venisse rapito dai pirati, già pressati da vicino dalle iniziative di Pompeo Magno che da li a poco ne avrebbe spezzato ogni iniziativa. Il nobile romano si rivolse subito al sovrano cipriota, così che potesse pagare i pirati e riscattarlo, ma con suo grande scalpore, Tolomeo sborso la miseria di due talenti, una somma ben lontana dalle richieste iniziali, così da farlo rimanere nelle mani di quei furfanti fino a che Pompeo non avesse terminato la sua campagna navale, sconfiggendoli definitivamente ripulendo tutto il Mediterraneo. Nel 58 a.C., Clodio venne eletto tribuno della plebe, ma a distanza di anni il risentimento verso il sovrano cipriota, era ancora lungi dall’essersi placato, così fra le tante leggi da lui promosse, riuscì a farne promulgare una che approvasse l’annessione dell’isola alla Repubblica. Non solo, Clodio riuscì anche nell’impresa di affidare il compito al suo grande rivale politico, Marco Porcio Catone, stabilendo che a conquista avvenuta, diventasse anche governatore dell’isola, forse in modo da tenerlo lontano da Roma per un pò, oppure, secondo altre fonti, per attribuirgli un incarico prestigioso, al fine di avvicinarlo alla sua fazione politica.

l’annessione di cipro, la conquista e conseguenze:

Nel 58 a.C., Catone partì alla volta di Cipro alla testa della sua flotta, con il ruolo di pro quaestore pro praetore, cioè con le funzioni e le prerogative di un pretore che però aveva già ricoperto il ruolo di questore. Catone però non fece direttamente rotta verso Cipro, ma si fermò all’isola greca di Rodi, da dove inviò un’ambasciata, capitanata dall’amico Publio Canidio Crasso, con una proposta a Tolomeo nella quale si proponeva che in cambio del regno, Catone era disposto a lasciarlo sull’isola come gran sacerdote nell’antica città portuale di Pafo. Tolomeo non accettò, ma sapendo che contro i romani non avrebbe avuto alcuna possibilità di successo, preferì il suicidio. Alla morte del sovrano, i cittadini accolsero così di buon grado l’arrivo di Catone, con la speranza di essere riconosciuti come amici e alleati del popolo romano. Catone però, in ottemperanza al suo mandato annesse l’isola come una nuova provincia romana.

L’annessione romana di Cipro fu una delle cause scatenanti delle rivolte che scoppiarono ad Alessandria d’Egitto, (l’altra era l’eccessivo rialzo della tassazione), rivolte che costrinsero il Re Tolomeo XII a fuggire dalla città, prima ancora che Catone riuscisse ad annettere l’isola, lasciando il regno nelle mani della moglie Cleopatra VI e della figlia Berenice. Quando il Re di Cipro, Tolomeo  si suicidò, Catone, che si trovava ancora a Rodi, istruì l’amico Canidio, che invece si trovava già a Cipro,  di come catalogare e raccogliere tutti i tersori reali, destinati ad entrare nelle casse dello Stato romano, con il compito di sovrintendere al corretto svolgimento delle operazioni. A queste operazioni prese parte anche il giovane Marco Giunio Bruto, che pochi anni dopo avrà un ruolo decisivo nella congiura verso Giulio Cesare. Catone amministrò l’isola di Cipro per circa due anni, fino al 56 a.C.,  il tempo necessario per raccogliere ed inviare tutto il bottino reale a Roma, che alla fine ammonterà a circa 7.000 talenti, una somma incredibile e accolta in città in maniera trionfale.

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