L’incontro fra Antonio e Cleopatra

L’incontro fra Antonio e Cleopatra avvenne a Tarso, nel sud della Turchia, dopo che il generale romano, insieme ad Ottaviano, eliminò quanti erano coinvolti nell’assassinio di Giulio Cesare, nella grande  battaglia sulla piana di Filippi del 42 a.C..

l'incontro fra Antonio e Cleopatra
l’incontro fra Antonio e Cleopatra

L’INCONTRO FRA ANTONIO E CLEOPATRA, CONTESTO STORICO:

Dopo aver battuto i cesaricidi a Filippi, Marco Antonio e Ottaviano, si spartirono, a seconda delle zone d’influenza, i territori di un impero che stava per prendere vita. Al figlio adottivo di Cesare, Ottaviano, andarono così l’Italia, Sicilia e Sardegna comprese, e l’Africa, mentre Antonio prese il controllo della Gallia e di tutte le province orientali. Questo costituì una tregua fra due uomini fra i quali gia da tempo non correva  buon sangue, tuttavia in virtù delle designazioni dello stesso Cesare, ad Ottaviano in quanto suo erede e ad Antonio in quanto suo fido luogotenente e per godere dell’appoggio di Lepido, suo strettissimo collaboratore, si riuscì a sancire l’accordo.

L’INCONTRO FRA ANTONIO E CLEOPATRA, IL VIAGGIO IN ORIENTE:

Alla luce dei fatti, Marco Antonio lasciò le sue incombenze in città nelle mani del fratello Lucio dopo di che partì alla volta delle province orientali, con l’intento di ottenere nuovi accordi economici e politici. Grande appassionato della cultura greca, durante il tragitto non trascurò una sosta ad Atene, dove venne riconosciuto “Amico dei greci” e poi “Amico degli Ateniesi”. Da Atene, Marco Antonio raggiunse poi Efeso, dove prima di entrare in città, venne preceduto da un fastoso corteo, nel quale le donne erano vestite da baccanti e gli uomini da satiri, a seguito del quale venne acclamato con il titolo di “Dioniso benefattore e propizio”. Una volta arrivato a Tarso, città del sud della Turchia, Antonio decise che era il momento di convocare la regina d’Egitto, Cleopatra, che prima di allora, aveva incontrato una sola volta ad Alessandria, quando lei aveva solo 14 anni, allo scopo di ottenere finanziamenti  e alleanze, vista la posizione strategica del paese, per i suoi futuri piani. La scaltra regina, alla quale conveniva mantenere buoni rapporti con i romani, principalmente per rafforzare la sua posizione sul trono, ma anche per poter ampliare il suo regno, ben conosceva l’amore che Antonio nutriva per il mondo ellenistico, e per il loro primo incontro organizzò un’entrata in scena a dir poco spettacolare. Per raggiungere Tarso, Cleopatra risalì il fiume Cidno a bordo di una sontuosa nave con parti in oro, e remi argentati, durante la navigazione, la regina restava distesa al di sotto di un baldacchino bordato d’oro, e vestita come la dea Afrodite, accanto a lei, oltre ad altre bellissime ancelle sostavano alcuni giovani vestiti da  Eros che le facevano aria con ampi ventagli, mentre il tutto era accompagnato dal suono della musica di vari strumenti, che allo stesso tempo scandiva il ritmo dei rematori. A tutto questo si aggiungevano la gran quantità dei profumi che venivano sparsi, e che si disse, raggiungevano entrambe le rive del fiume, lasciando esterrefatti coloro che accorrevano ad ammirare quell’incredibile processione che stava navigando lungo il fiume. Persino Plutarco ci narra che all’arrivo di Cleopatra, Antonio rimase praticamente solo nel fòro, in quanto ogni cittadino era accorso al porto per ammirare la bellezza della regina e del suo ricco corteo.

L’INCONTRO FRA I DUE:

Per questo loro primo incontro Cleopatra contava di sedurre il generale romano ancora più facilmente di quanto non aveva fatto con Giulio Cesare alcuni anni prima, poichè allora era ancora troppo giovane e inesperta, mentre ora, con i suoi 28 anni aveva raggiunto un’invidiabile maturità intellettuale, oltre che fisica. L’incontro fra Antonio e Cleopatra avvenne quando quest’ultima, una volta attraccata la sua incredibile imbarcazione, invitò il rappresentante romano ad un banchetto. Quello che Marco Antonio vide una volta salito a bordo, siamo certi che avrebbe tolto il fiato a molti, la sala, velata da tendaggi color porpora e oro, conteneva ogni tipo di suppellettile in oro e pietre preziose, ma ancor di più, la vista della bella regina, presumibilmente semi nuda. Per aumentare le frecce al suo arco, Cleopatra poteva contare sulle tante ricchezze a sua disposizione, frutto di un regno pieno di risorse, ma anche sull’intelligenza e  sul grande fascino che notoriamente esercitava sugli uomini. Per il loro primo incontro a Cleopatra non servirono interpreti di sorta, la sua grande cultura gli permise di imparare diverse lingue, a differenza degli altri tolomei, di origine macedone e che perciò parlavano solo il greco, ella volle imparare anche l’egiziano, cosa che gli permise di essere accolta dal popolo come nuova incarnazione di Iside. Non fu difficile per Antonio abbandonarsi all’amore e alle lusinghe della regina, e i due trovarono subito una grande sintonia e unità di intenti.

I due trascorsero così l’inverno insieme fra il 41 e il 40 a.C.,  ad Alessandria, capitale del regno tolemaico e dove si fondevano la cultura greca e quella egizia. In quel periodo i due divennero praticamente inseparabili, organizzarono sontuosi banchetti, giocavano a dadi, cacciavano e davano vita a scorribande notturne vestiti da schiavi, motivo per il quale lo stesso Antonio in più di un’occasione venne coinvolto in diverse risse. Gli atteggiamenti scanzonati e leggeri di Marco Antonio suscitarono più volte le prese in giro degli alessandrini, che sostenevano come Antonio indossasse la maschera comica quando si trovava in Egitto, e quella tragica quando invece aveva a che fare con i suoi concittadini italici, per adeguarsi ai canoni della moralità romana.

l'incontro fra Antonio e Cleopatra
l’incontro fra Antonio e Cleopatra

L’INCONTRO FRA ANTONIO E CLEOPATRA, LA TRAGEDIA DIETRO L’ANGOLO:

Tuttavia l’amore non era il solo collante fra i due, essi infatti pianificavano un progetto politico e militare di grande respiro, dove si prefigurava un regno che comprendesse tutto l’oriente e il mar Mediterraneo, con l’Egitto come centro nevralgico di quella nuova entità politica. Improvvisamente nella primavera del 40 a.C., Antonio fu costretto a ritornare precipitosamente a Roma, in quanto la moglie Fulvia e il fratello, Lucio, si resero protagonisti di una rivolta nei confronti di Ottaviano. Antonio incontrò Fulvia ad Atene, dove nel frattempo lei si era rifugiata, e dove la rimproverò aspramente per aver causato nuove tensioni che potevano mettere a rischio i suoi progetti. La situazione si tranquillizzò quando Antonio accettò un nuovo matrimonio con la sorella di Ottaviano, Ottavia. Nello stesso momento il generale romano cercò di ottenere dal futuro Augusto, un esercito sufficientemente forte da concretizzare un progetto che Marco coltivava da tempo: una campagna contro i Parti, volta a vendicare la cocente sconfitta di Carre, dove  il facoltoso Marco Licinio Crasso perse la vita. Questo progetto era già nei piani di Giulio Cesare e ad Antonio interessava dar seguito a questo piano per presentarsi come un continuatore delle opere di Cesare, al fine di accrescere notevolmente il suo prestigio. Ottaviano però non appoggiò tale richiesta e l’esercito, anzichè affidarlo ad Antonio, lo inviò contro Sesto Pompeo, figlio di Pompeo Magno che da tempo vessava le coste italiche e costituiva una vera spina nel fianco per i triumviri. Antonio così tornò a rifugiarsi tra le braccia dell’amata regina per riprendere con lei la relazione che portò in dote un altro figlio, dopo Cleopatra Selene e Alessandro Elio, nacque Tolomeo Filadelfo. Fu infine proprio la stessa Cleopatra ad appoggiare l’ambizioso piano di Antonio contro i Parti che però si concluse mestamente e in breve tempo, con una ingloriosa ritirata attraverso l’Armenia. Proprio la successiva conquista di questo stato da parte di Antonio, avvenuta nel 34 a.C.,  causò l’inizio della fine dei due amanti. A Roma infatti non venne visto di buon occhio che il condottiero romano avesse abbandonato le tradizioni, scegliendo di celebrare il suo trionfo ad Alessandria, ancor meno la sua decisione di affidare a Cleopatra e ai suoi figli la gestione delle province orientali, dopo addirittura aver ripudiato Ottavia a beneficio dell’amata regina.

EPILOGO:

L’epilogo dei fatti è ormai noto, dopo aver dichiarato Antonio “Hostis publicus”, il senato autorizzò Ottaviano a muovere guerra contro la regina d’Egitto, con l’accusa di minacciare i possedimenti romani ad oriente. Le due flotte si scontrarono in modo decisivo ad Azio, nel 31 a.C., Antonio e Cleopatra riuscirono a salvarsi dalla disafatta dei loro uomini, ma il loro destino li attendeva in Egitto, dove uno dopo l’altro, sconfortati per la piega che ormai avevano preso gli eventi, decisero di suicidarsi.

Credits to:

https://www.storicang.it/a/lincontro-di-tarso-antonio-e-cleopatra_14888

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