Nerone Claudio Druso

Nerone Claudio Druso nasce a Roma il 14 gennaio del 38 a.C., e muore in Germania, a Mogontiacum, (odierna Magonza), nel 9 a.C.. Meglio conosciuto come Druso Maggiore, fu un valente generale appartenuto alla dinastia Giulio-Claudia, in quanto figlio di Livia Drusilla, moglie di Ottaviano Augusto.

Nerone Claudio Druso
Nerone Claudio Druso

Nerone claudio druso, giovinezza e il matrimonio con antonia:

Nato col prenome di Decimus, almeno da quanto ci dice Svetonio, il suo nome venne cambiato in Nero, dopo il divorzio della madre dal suo primo marito, Tiberio Claudio Nerone. Non mancarono comunque le voci, secondo le quali, Druso Maggiore fosse il vero figlio di Augusto, nato da un adulterio, questo almeno è quello che sosteneva anche il figlio Claudio, una volta divenuto Imperatore nel 41 d.C.. Educato fin dalla nascita col fratello e futuro sovrano, Tiberio, venne molto amato dal nuovo padre, ancora Svetonio infatti ci dice che i due si trovarono a giocare l’uno contro l’altro, durante le festività delle Quinquatrie:

«Mio Tiberio, noi abbiamo passato molto piacevolmente le Quinquatrie; abbiamo infatti giocato durante tutti questi giorni e abbiamo riscaldato il tavolo da gioco. Tuo fratello [Druso maggiore] ha partecipato al gioco con alte grida; alla fine, ad ogni modo, non ha perduto molto, ma dopo le perdite, a poco a poco si è rifatto oltre quanto sperava. Io invece ho perduto ventimila sesterzi ma perché, secondo la mia abitudine, fui un giocatore estremamente generoso. Se avessi richiesto infatti quanto ho condonato a ciascuno, avrei vinto almeno cinquantamila sesterzi. Ma va bene così; la mia generosità infatti mi porterà fino alla gloria celeste.»

Druso sposò Antonia minore, figlia di Marco Antonio e di Ottavia, sorella di Augusto, dalla quale ebbe diversi figli, dei quali solo tre sopravvissero, Claudia Livilla, Germanico e il futuro Imperatore Claudio. Uomo di sani principi, rimase sempre fedele alla moglie, esattamente come fece lei, nonostante gli anni trascorsi dal marito, impegnato nelle campagne militari in Germania.

Nerone claudio druso, i primi successi:

Augusto dal canto suo concesse numerosi privilegi al giovane figlio adottivo, che in effetti, gia nel 19 a.C., ebbe la possibilità di ricoprire diverse cariche pubbliche, ben prima dell’età consentita, divenne questore nel 16 a.C., come fedele esecutore delle politiche di Augusto, dopo di che pose le basi per la creazione della nuova provincia di Rezia, combattendo lungo i passi alpini del nord Italia contro  Reti e Vindelici, e dall’anno successivo venne affiancato anche dal fratello Tiberio. Tiberio sconfisse i Vindelici nei pressi di Basilea, dopo che i due avevano in precedenza diviso l’esercito in due parti, per accerchiare i nemici, mentre Druso, sconfisse i Breuni transitando da Tridentum (Trento) e da Pons Drusi (Bolzano), una mossa che permise ai due di ricongiungersi per raggiungere il Danubio, dopo aver sottomesso tutte le tribù che si trovarono lungo il cammino. Questa impresa valse a Druso il rango pretorio. Nel 13 a.C., legato in Gallia, assunse il comando delle legioni impegnate nelle campagne contro le tribù germaniche stanziate ad est rispetto al fiume Reno. Nel corso dei quattro anni successivi le sue spedizioni portarono le insegne romane prima fino al fiume Ems, poi al Weser, per poi giungere fino all’Elba, iniziando nel contempo a costruire una prima linea di fortificazioni difensive. Durante queste campagne, Nerone Claudio Druso, allestì una flotta con la quale risalì il Reno fino al Mare del Nord, grazie anche alla costruzione di un canale artificiale, la celebre “Fossa Drusi”.

L’anno successivo Druso operò più a sud, sottomettendo alcune tribù germaniche e costruendo un ponte sul fiume Lippe, cosa che gli permise di penetrare in profondità nei territori della Germania Magna, e sarebbe sicuramente stato in grado di attraversare anche il Weser, se non fosse rimasto a corto di vettovaglie con l’inverno che stava per sopraggiungere. La pericolosità di quelle regioni ben si manifestò sulla strada del ritorno, quando Druso e le sue armate furono attaccate da una coalizione di Cherusci e Sigambri, nei territori dei Marsi fra le strette gole e le foreste impenetrabili che ne caratterizzavano la zona. Se non fosse stato per la sua tempra di valente soldato e per la sua abilità, con ogni probabilità oggi ci troveremo a scrivere di una nuova strage simile a quella di Teutoburgo, avvenuta una ventina di anni più tardi, ma fortunatamente per Roma, non fu così e i Germani batterono in ritirata, senza mostrarsi per molto tempo così coraggiosi. Nel 10 a.C., Druso si rese celebre per altre operazioni militari nei confronti dei Catti e per la costruzione di altri avamposti militari, e di altri ponti, come quello di fronte alla città di Bonna (Bonn), rafforzandole con la costituzione di una flotta lungo il Reno, la Classis Germanica, la stessa cosa fece con la città di Gesoriacum, che dotò quindi anche di un porto, situata sulla costa settentrionale e affacciata di fronte alla Britannia. Al termine di quell’anno, Druso incontrò Augusto e Tiberio a Lugdunum, (Lione), luogo dove poi  nacque suo figlio e futuro sovrano, Claudio.

Nel 9 a.C., a 28 anni venne eletto Console, con 5 anni di anticipo rispetto all’età prevista, ma prima di assumere la carica, lasciò nuovamente la città per far ritorno in Germania per sottomettere nuove regioni e combattere durissime battaglie nei territori dei Suebi, per poi raggiungere quelli dei Cherusci per attraversare il fiume Weser, spingendosi fino all’Elba. Druso tentò di varcare anche quest’ultimo grande corso d’acqua, ma l’impresa si rivelò troppo difficoltosa, percui preferì fermarsi ed innalzare dei trofei con le spoglie delle tribù Marcomanniche sconfitte fino a quel momento.

Nerone Claudio Druso, quel che resta del monumento a lui dedicato nella città di Magonza in Germania
Nerone Claudio Druso, quel che resta del monumento a lui dedicato nella città di Magonza in Germania

Nerone claudio druso, la morte:

Druso decise così di fermarsi e di tornare sui suoi passi, ma durante il percorso, una banale caduta da cavallo gli procurò una brutta ferita ad una gamba, che infettandosi,  degenerò ben presto fino a portarlo alla morte prima di poter raggiungere il Reno. Tiberio e Augusto che nel frattempo si trovavano a Pavia, una volta informati del fatto,  raggiunsero Druso con una marcia ininterrotta durata tutto il giorno e tutta la notte, arrivando giusto in tempo per vederlo esalare l’ultimo respiro. Il corpo di Druso dopo la morte venne prima traslato nei quartieri invernali di Mogontiacum, dopo di che fino a Roma, dove venne esposto nel Foro romano, nel quale Tiberio pronunciò la sua orazione funebre. Un’altra orazione la tenne lo stesso Augusto nel Circo Flaminio, dopo di che la salma venne portata al Campo Marzio, trasportata da cavalieri appartenenti al rango equestre e a quello senatorio, dopo di che venne innalzata una pira sopra alla quale venne cremato. Le sue ceneri vennero deposte all’interno del Mausoleo di Augusto. Druso venne salutato come Imperator, e a lui e alla sua discendenza venne attribuito il titolo di Germanicus, inoltre ottenne la dedica di un arco di trionfo, l’innalzamento di numerose statue e di un monumento in suo onore nella città di Mogontiacum.

Druso fu senza dubbio il figliastro preferito di Augusto, e a testimonianza di ciò alcune fonti ci tramandano che egli stesso, scrisse una biografia a lui dedicata, che purtroppo non si è conservata fino ai nostri giorni.

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