Flavio Onorio un sovrano troppo giovane

Indiscutibilmente fu, Flavio Onorio un sovrano troppo giovane per reggere le sorti di un Impero d’occidente, ormai prossimo alla sua caduta. Figlio dell’imperatore Teodosio I, era il più piccolo di tre fratelli, il maggiore Arcadio, e la sorella Pulcheria Teodosia, morta prematuramente in giovane età.

Flavio Onorio un imperatore troppo giovane
Flavio Onorio un sovrano troppo giovane

FLAVIO ONORIO UN SOVRANO TROPPO GIOVANE, ORIGINI:

Flavio Onorio nacque a Costantinopoli il 9 settembre del 384 d.C., dal padre Teodosio I, e dalla madre Elia Flaccilla, a soli due anni venne insignito del titolo di console, giusto a sottolineare la nobiltà del fanciullo, ma anche per far capire che in caso di morte del primogenito, sarebbe toccato a lui il trono. Il piccolo Onorio crebbe in una società fredda e bigotta, profondamente cambiata, erano infatti solo un lontano ricordo, la concretezza e il tipico pragmatismo romano che avevano caratterizzato i secoli precedenti, lasciando spazio ad un contesto dove ogni semplicità era andata perduta, campo libero dunque per i lussuosissimi paramenti bizantini e all’austera e intransigente religione cristiana dell’epoca. A soli 5 anni Flavio Onorio venne allontanato dalla coorte di Costantinopoli, dalla madre, che lo costrinse a seguire il padre a Roma, tenendolo lontano da se per ben 6 anni. L’anno successivo, nel 392 d.C., accadde che l’Augusto d’occidente, Valentiniano II, morì in circostanze poco chiare, le voci dell’epoca riportano che molto probabilmente, uno dei responsabili potesse essere il potente generale romano, ma di chiare origini barbariche,  Flavio Arbogaste, il quale di li a poco, si affrettò ad elevare sul trono un suo uomo di fiducia: Flavio Eugenio.

Teodosio dal canto suo, all’inizio finse di accettare il nuovo reggente occidentale, poi con una vera mossa a sorpresa, nel 393 d.C., elevò il piccolo Onorio, di soli 10 anni al rango di Augusto, associandolo al potere, esattamente come aveva fatto col primogenito, Arcadio dieci anni prima per la parte orientale. Il risultato fu che naturalmente Arbogaste rifiutò una tale ipotesi, scontrandosi con Teodosio sul fiume Frigido, nel 394 d.C.. Il tutto si concretizzò in pochissimo tempo, Teodosio vinse la battaglia, Arbogaste per questo si suicidò, mentre Flavio Eugenio venne decapitato per lasciare il posto al piccolo Onorio, convocato dal padre alla corte di Milano, all’epoca capitale occidentale.

FLAVIO ONORIO UN SOVRANO TROPPO GIOVANE, la vita:

Sembra che per intelligenza e virtù, Teodosio preferisse di gran lunga il più giovane Onorio, al primogenito Arcadio, se non che, nel 395 d.C., l’imperatore morì lasciando ad Arcadio il comando della parte orientale, mentre ad Onorio il regno d’occidente. Se ad Arcadio, in punto di morte Teodosio, decise di affiancargli il primo ministro e prefetto del pretorio, Rufino, uomo infido e di grandi ambizioni, ad occidente toccò al forte generale di origini vandale, Stilicone, tutelare il nuovo e giovanissimo sovrano. Per essere sicuro di ottenere quel ruolo, Stilicone diede in sposa ad Onorio la figlia quattordicenne, Maria, e dopo la morte prematura di quest’ultima, anche la secondogenita, Termanzia nel 408 d..C.,.  Una certa natura problematica di Onorio si palesò, dal momento che entrambe le mogli rimasero vergini. Durante il governo di Onorio, la parte occidentale conobbe momenti di forti sbandamenti, le continue invasioni barbariche si facevano sempre più ingovernabili, non solo, in poco tempo ben nove usurpatori reclamarono il trono per se. Il tutto naturalmente gravava sulle spalle di Stilicone, ed è solo grazie alla sua abilità, sia politica che militare, che l’impero non franò rovinosamente. Per quanto riguarda Onorio, nulla sembrava che lo preoccupasse eccessivamente, tranne la sua smisurata passione per le galline, le quali addomesticava e lasciava libere per tutta la reggia, a tal proposito, lo storico bizantino Procopio, ci informa che alla notizia della caduta di Roma, portata al sovrano da un messaggero, egli rispose:  “ma come? ha beccato dalla mia mano solo poco fa!” riferendosi ad una gallina che evidentemente aveva chiamato con lo stesso nome.

Flavio Onorio un imperatore troppo giovane
Flavio Onorio un sovrano troppo giovane

FLAVIO ONORIO UN SOVRANO TROPPO GIOVANE, il sacco di roma:

Nel frattempo, Alarico, ex alleato di Teodosio, inziò diverse scorrerie sia in occidente che in oriente, ma venne inizialmente tenuto a bada dal Senato, con l’elargizione di forti somme di denaro, e dallo stesso Stilicone, sui campi di battaglia in diversi scontri mai risolutivi, nonostante la sua chiara superiorità, il che lasciò credere a molti in un accordo fra i due, teso a sostituire il ruolo di Rufino in oriente. Nel 402 d.C., a causa dell’invasione dei Visigoti di Alarico, Onorio spostò la capitale da Milano, alla più difendibile Ravenna, in quanto circondata da paludi che non ne facilitavano l’avvicinamento. Per fronteggiare la minaccia, Stilicone, sottrasse truppe dalla Gallia, le quali però, al comando di Radagaiso, invasero l’Italia, portando grandi distruzioni, almeno fino al 406 d.C., quando Stilicone li sconfisse in modo decisivo. Sempre in quell’anno una forte coalizione di Suebi, Alani e Vandali, sfondò la frontiera, invadendo la Gallia, un fatto che diede la spinta necessaria ad alcuni usurpatori di sollevarsi, come ad esempio Costanzo III, che nel 407 d.C., occupò l’importante centro di Arelate. Le imprese politiche e militari, fecero crescere a dismisura la fama di Stilicone, ma allo stesso tempo cresceva anche la fazione, capeggiata da Olimpio, che si opponeva alla sua grande influenza. Sfortunatamente Onorio si lasciò facilmente influenzare dagli oppositori del suo tutore, e lo fece condannare a morte insieme al figlio, un gesto insensato e miope che tolse di mezzo in solo colpo l’ultimo vero difensore di Roma, decretando di fatto la distruzione della parte occidentale dell’impero. Nel 408 d.C., nuovamente mal consigliato da Olimpio, Onorio rifiutò la richiesta di Alarico, che gli chiedeva di spostare l’esercito dal Norico alla Pannonia, scatenando la furia dei Visigoti, i quali scesero a Roma in poco tempo, assediandola e depredandola di ogni ricchezza, il tutto mentre il sovrano rimaneva inerte nella corte di Ravenna. Non era finita, solo due anni più tardi anche i Goti piombarono sull’antica Capitale, mettendola nuovamente a ferro e fuoco. Dopo tutta questa distruzione, Alarico se ne andò, portando con se la bella sorellastra di Onorio, Galla Placidia. Di li a poco Alarico morì, e per cercare rinforzi, Onorio tentò un avvicinamento con l’usurpatore Costanzo III, concedendogli in sposa Galla Placidia, associandolo poi al trono nel 421 d.C.. Costanzo morì poco dopo, e due anni più tardi anche Onorio lo seguì, probabilmente per un edema polmonare. Non avendo lasciato eredi, il trono venne occupato da Giovanni Primicerio, un alto funzionario imperiale, e successivamente sostituito da Valentiniano III, figlio di Galla Placidia.  L’impero era ormai allo sfascio, l’esercito ridotto ai minimi termini, e quel che peggio la popolazione era terrorizzata dalle continue incursioni barbariche.

Credits to:

https://www.romanoimpero.com/2009/09/onorio-395-423.html

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