I gradi della legione romana

i gradi della legione romana:

Fin dai tempi più antichi, l’esercito di Roma ha costituito la forza più potente e longeva della storia. Roma si servì della sua incredibile macchina da guerra per espandere e governare i nuovi territori da essa conquistati, dai tempi della monarchia fino al suo declino. Esso era formato da varie componenti, come ad esempio le legioni di cittadini romani, le truppe ausiliarie o foederati, le fortissime flotte del Miseno e di Classe, e le guarnigioni stanziate nella stessa città, come i Pretoriani, le coorti urbane e i vigiles.

I gradi della legione romana
I gradi della legione romana

Chiaramente, durante la millenaria storia della città, l’esercito conobbe varie evoluzioni che modificarono in modo strutturale l’intera organizzazione militare. Senza alcun dubbio il dominio romano sul mondo antico si può ben riassumere in poche ma precise caratteristiche che permisero di sottomettere e sconfiggere sul campo di battaglia, numerosi fra i più disparati nemici, che l’Urbe ha incontrato sul suo cammino. Queste caratteristiche sono l’incrollabile e ferrea disciplina a cui ogni soldato doveva sottostare, l’addestramento giornaliero alla battaglia e alle tattiche militari, la logistica e l’innovazione tecnologica, che in più occasioni risultò decisiva. Le legioni però non furono solo una perfetta macchina bellica, ma rappresentarono al tempo stesso un fortissimo fattore di integrazione, sociale e culturale, in quanto sempre più spesso andava a reclutare nuove leve proprio fra i popoli conquistati, rendendoli partecipi di tutti i benefici che il mondo romano permetteva loro, non ultima l’ottenimento della cittadinanza. Non solo, l’esercito di Roma era l’emblema della stabilità  e della legittimazione del potere imperiale, e col passare del tempo rappresenterà anche l’esatto contrario, andando a manifestare direttamente il termometro delle tensioni politiche, quando i suoi comandanti, in periodi di crisi, si contendevano il potere.

Utilizzando solo fonti antiche, e nello specifico:

  • Cesare, De bello Gallico, I-VIII
  • Livio, Ab Urbe condita, I-X
  • Polibio, Storie, III-VI
  • Sallustio, Bellum Iugurthinum, 17-114
  • Tacito, Annales, I-IV
  • Vegezio, Epitoma rei militaris, I-IV

andiamo ora a vedere i principali gradi esistenti all’interno delle legioni romane:

i gradi della legione romana: le reclute, o “tirones”:

I Tirones erano soldati appena reclutati, che venivano arruolati per una ferma totale di 25 anni, essi venivano duramente addestrati, non solo fisicamente, ma anche e soprattutto moralmente, il che li rendeva particolarmente resistenti e disciplinati, e prontissimi a combattere in modo serrato e ad obbedire ad ogni ordine superiore. Le reclute poi dovevano imparare benissimo le norme e i rituali all’interno del loro corpo armato, come il saluto, il giuramento, le eventuali punizioni o ricompense, ma anche ad essere in grado di fortificare un accampamento. Essi ricevevano subito un equipaggiamento standard, formato da un elmo, una corazza, uno scudo, un gladio, un pugnale e il temutissimo pilum, dopo di che venivano assegnati ad una centuria che rappresentava l’unità tattica più piccola e più maneggevole di tutta la legione.

i gradi della legione romana: Il legionario:

Il legionario era un soldato professionista, il passo successivo di una recluta, ormai ben addestrata alle immani fatiche e alle battaglie, egli era un cittadino romano che godeva di diritti e privilegi, rispetto ad esempio alle truppe ausiliarie. Egli era un uomo temprato dalle difficoltà degli accampamenti e dalle guerre sostenute, preparatissimo a combattere in maniera serrata, fianco a fianco dei suoi commilitoni, ma era  altrettanto abile nel combattimento individuale, brandendo il gladio o il pugio. Abituato alla ferrea disciplina, obbediva agli ordini del Centurione, rispettando i codici d’onore delle legioni, ricevendo in cambio la paga dello stipendium, che poteva arrotondare con i donativi del suo generale, o con parte di un eventuale bottino di guerra. Al termine del suo servizio, i fortunati che fossero riusciti nell’impresa di restare in vita, ricevevano una pensione, e un appezzamento di terra, come ricompensa.

i gradi della legione romana: gli immunes:

Gli Immunes erano assolutamente inquadrati nelle legioni romane, ma appartenevano ad una categoria di persone, che per la loro specializzazione o per la loro qualifica, avevano facoltà di evitare i lavori più faticosi. Di questa categoria facevano parte i fabbri, gli architetti, gli interpreti, i signiferi, gli esploratori, i messaggeri e i medici. Tutti erano al servizio del comandante della legione o della coorte, e ricevevano un compenso superiore ai comuni legionari.

i gradi della legione romana: i principales:

I Principales erano i sottouffciali dell’esercito e avevano una funzione di comando e di supervisione delle truppe, essi potevano essere Centurioni, Prefetti della Coorte, Centurioni Primipili a capo di una legione, Prefetti delle ali di cavalleria, Capiflotta. Questo ruolo toccava anche a chi fosse stato adibito a governare una provincia. I Principales venivano scelti fra i soldati più esperti e meritevoli, guadagnando somme molto superiori ai comuni legionari, poichè godevano di grande prestigio e autorità.

i gradi della legione romana: il centurione e il centurione primipilo:

Al comando di una centuria formata da 80 militari, il Centurione era il diretto responsabile dell’addestramento, della disiciplina e del combattimento dei suoi uomini, e li rappresentava anche davanti ai suoi superiori e agli altri reparti. Le prerogative di un Centurione dovevano tassativamente essere il valore in battaglia, l’abilità con le armi, la massima lealtà e rispetto verso le leggi militari. Era ben riconoscibile nella mischia per il suo elmo dotato di cresta trasversale, e la sua corazza, ornata dalle classiche Phalerae che indicavano i suoi meriti sul campo. Aveva inoltre in dotazione un bastone per il comando, chiamato “vitis”, di cui si serviva volentieri verso le reclute meno disposte al sacrificio. Egli combatteva in prima linea, al fianco dei suoi uomini, ispirandone le gesta col suo coraggio.

Il Centurione Primipilo era invece il capo dei centurioni della prima coorte della legione, composta dalle dieci centurie più valorose ed esperte. Con una paga di 60 volte superiore ad un normale legionario, il Primipilo era il più alto in grado fra i sottufficiali e veniva scelto fra i centurioni più anziani, egli aveva il compito di lanciare in battaglia la prima coorte ma aveva anche il ruolo di  consigliere militare verso il comandante della legione, potendo quindi partecipare anche ai consigli di guerra che solitamente si tenevano prima di ogni scontro.

i gradi della legione romana: il tribuno angusticlavio:

Appartenente all’ordine equestre, la seconda classe sociale dopo quella senatoria, il tribuno angusticlavio era uno degli ufficiali superiori dell’esercito romano. Egli era al comando di una delle sei coorti della legione ed eseguiva gli ordini impartiti dal tribuno laticlavio e dal legato della legione. Il tribuno era riconoscibile per indossare una tunica con una stretta striscia di stoffa (da qui il nome di angustus clavus), ed era normalmente un uomo sulla trentina d’anni che aveva già servito come prefetto di una coorte ausiliaria o di una unità di cavalleria. Nella sua funzione di tramite fra i vari tribuni e il legato legionis, aveva il compito di dirigere le operazioni militari del suo reparto.

I gradi della legione romana
I gradi della legione romana

i gradi della legione romana: i prefetti:

Composti da soldati sprovvisti di cittadinanza romana e reclutati nelle province, i Prefetti comandavano i reparti ausiliari a supporto delle legioni, e si dividevano in Prefetti di coorte, a capo di una forza militare appiedata, e in Prefetti di ala, ovvero al comando di un’ala di cavalleria. Essi appartenevano al rango equestre, e la loro ferma si attestava sui 20 anni, anche loro come compito principale avevano quello di addestrare e guidare i loro uomini in  battaglia, ricevendo in cambio una paga 30 volte più alta di un comune legionario, il che li rendeva personaggi rispettati come gli ufficiali più navigati.

IL PRAEFECTUS CASTRORUM: il Praefectus castrorum era l’ufficiale responsabile dell’accampamento di una legione, il castrum, e nella scala gerarchica era secondo solo al legato della legione e al tribuno laticlavio. Questi prefetti erano solitamente scelti fra i Centurioni, molti di questi fra i Primipili, e il loro compito, oltre all’addestramento e all’equipaggiamento dei soldati, consisteva anche nel sovrintendere alla costruzione del campo e nella responsabilità della sua difesa. Anche la loro paga superava di almeno 60 volte quella dei comuni militari, ricevendo inoltre molti donativi extra per i loro meriti.

IL PRAEFECTUS FABRUM: Questi Prefetti erano responsabili del lavoro degli artigiani al servizio dell’esercito, appartenenti anch’essi al rango equestre, la loro carriera si svolgeva in modo del tutto indipendente da quella di un comune legionario. Questi prefetti erano direttamente responsabili per  la costruzione e il mantenimento delle macchine d’assedio, le armature e le opere d’ingegneria a supporto dell’esercito. Il loro decisivo ruolo in più di un’occasione fece si che venissero rispettati al pari di alti ufficiali, lo testimoniano le fitte collaborazioni intercorse fra loro e  il comandante delle legioni, o il governatore provinciale di turno, per approntare la costruzione di opere militari o civili.

i gradi della legione romana: il tribuno laticlavio:

Questo tribuno faceva parte degli ufficiali più alti in grado, e apparteneva al rango senatorio. Il tribuno laticlavio era secondo in grado solo al legato ed era riconoscibile per indossare una tunica con una larga fascia di stoffa ben visibile (da qui il termine latus clavus), che lo distingueva dagli altri ufficiali. Egli era normalmente un giovane Senatore che aveva già ricoperto la carica di Questore, e che perciò aspirava a quella di Pretore, e poi in seguito al consolato. Il tribuno assisteva direttamente il legato della legione nelle questioni militari e amministrative, e aveva inoltre il compito di sostituirlo in caso di assenza. Per il suo alto rango era considerato dalle truppe un personaggio molto prestigioso.

i gradi della legione romana: il legato della legione:

Il Legato era il comandante supremo della legione, appartenente al rango senatorio, aveva già ricoperto il ruolo di Console o di Pretore, ed era nominato personalmente dall’imperatore stesso. Il suo ruolo era quello di dirigere tutte le operazioni belliche, avvalendosi dell’aiuto dei governatori provinciali e dei comandanti di altre armate. La sua però era una figura che copriva molti più ambiti, sfociando anche nel civile, in quanto era in suo potere emettere editti, oppure fare da giudice nelle cause in tribunale. La sua paga era di almeno 100 volte superiore ai comuni soldati, e per il suo grande prestigio  veniva considerato il rappresentante dell’imperatore sul campo.

Come abbiamo potuto leggere, in conclusione possiamo affermare che l’esercito di Roma era una macchina perfetta, organizzata e con delle gerarchie ben precise e definite che richiedevano abilità, coraggio, competenza, e disciplina, ma l’esercito romano era anche altro, per esempio si poteva trasformare in un potente mezzo di promozione sociale e politica, specialmente per quegli uomini che si distinsero per il loro valore e per la loro grande lealtà, ma certamente fu anche il mezzo più forte e convincente che i vari sovrani avevano per ottenere e per mantenere il loro grande potere.

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