L’Acquedotto di Segovia

L'Acquedotto di Segovia
L’Acquedotto di Segovia

“Chi vorrà considerare con attenzione la quantità di uso pubblico per le terme, le piscine, le fontane, le case, i giardini, le ville; la distanza da cui l’acqua viene, i condotti che sono stati costruiti, i monti che sono stati perforati, le valli che sono state superate, dovrà riconoscere che nulla in tutto il mondo è mai esistito di più meraviglioso”.

Così scriveva Plinio il vecchio (23-79 d.C.), riferendosi agli acquedotti che i romani avevano costruito, e il suo pensiero molto probabilmente si riferiva anche all’acquedotto spagnolo di Segòvia, presumibilmente costruito intorno agli ultimi anni della sua vita.

Questo acquedotto rappresenta certamente una delle maggiori opere dell’ingegneria romana e con ogni probabilità venne eretto nel periodo storico che va dal regno di Vespasiano a quello di Traiano, quindi sul finire del I sec. e l’inizio del II sec., lo confermerebbe una iscrizione posta nella sezione superiore della struttura. Prima di giungere in città l’acquedotto percorre circa 15 chilometri dalla sorgente Fuenfrìa, situata nelle alture più prossime, e si mostra in tutta la sua imponenza all’altezza di Plaza Azoguejo, dove i suoi archi raggiungono quasi trenta metri di altezza.

La parte superiore della struttura è costituita da un canale vero e proprio che trasportava l’acqua mentre gli archi degli ordini inferiori aumentano gradualmente di spessore mano a mano che il territorio ne aumenta l’altezza. L’incastro a secco con cui i blocchi di granito mantengono intatta la struttura da duemila anni è stupefacente. Negli anni della dominazione romana i tre archi maggiori erano arricchiti da insegne con lettere in bronzo, dove veniva indicato il nome del costruttore e la data di costruzione, attualmente sono ancora visibili due nicchie in una delle quali, anticamente troneggiava la statua di Eracle, considerato il fondatore della città di Segòvia.

La prima sezione dell’acquedotto composta da trentasei archi fu seriamente danneggiata dai mori nel 1072, e poi restaurata nel quindicesimo secolo, l’intera struttura rimase in uso fino al secolo scorso.

L'Acquedotto di Segovia
L’Acquedotto di Segovia

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